Verro: «È tutta colpa dei consulenti esterni»
ConsigliereVerro, il ciclone-Sanremo si abbatterà anche sulla vostra riunione odierna? Certamente ne parleremo ma il Cda non ha alcun potere decisionale. I contratti di Celentano e Mazzi non li abbiamo fatti noi e la linea editoriale del Festival non l'abbiamo approvata noi. Allora di chi è la colpa? Della Rai che queste decisioni le fa prendere a professionisti esterni all'azienda ai quali io non avrei mai consentito di fare Sanremo. Le ultime edizioni del Festival sono state gestite, direttamente o indirettamente, da un manipolo di consulenti esterni che, indisturbati, nascondevano dietro i risultati d'ascolto situazioni di grande imbarazzo per il servizio pubblico. Per uscire dall'imbarazzo, il direttore generale Lorenza Lei ha inviato a Sanremo il vicedirettore Antonio Marano. Come giudica il commissariamento del Festival? È una decisione sacrosanta. Marano colmerà il grande vuoto che si è venuto a creare nella responsabilità gestionale, operativa e anche editoriale di Sanremo. Dobbiamo far capire a tutti che l'azienda c'è e cercherà di rimettere in sesto l'intera macchina organizzativa. La presenza di Marano in riviera limiterà la libertà d'espressione di ospiti e artisti? Non si limiterà l'autonomia e la libertà di nessuno. Men che meno quella di Adriano Celentano. Ma tutti verranno messi di fronte alle proprie responsabilità. Le scalette non verranno affatto stravolte. Ormai la frittata è fatta e l'impianto generale è quello già tracciato. Marano va lì solo con l'obiettivo di limitare i danni.