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Olimpiadi, Monti dice no a Roma 2020 "Adesso non possiamo correre rischi"

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Il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Alle sue spalle la bandiera olimpica

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Roma non si candiderà alle Olimpiadi 2020. Il governo, dopo una riunione del Consiglio dei ministri, ha deciso di non avallare la candidatura. "Il governo non si sente di assumere questo impegno di garanzia" ha spiegato il premier Monti: "Abbiamo dovuto essere responsabili". Il premier: non possiamo correre rischi "L'Italia non deve rinunciare ad avere mete ambiziose - ha affermato Monti - il nostro governo è concentrato anche sulla crescita, ma in questo momento non pensiamo che sarebbe coerente impegnare l'Italia in questo impegno finanziario che potrebbe mettere a rischio denaro dei contribuenti". "Non vogliamo che chi governerà l'Italia nei prossimi anni si trovi in una situazione di difficoltà" ha sottolineato il premier. Il sindaco: non condivido Gianni Alemanno non ha nascosto la sua delusione ed ha riferito di aver ascoltato le motivazioni "molto chiare" del premier, che però ha detto di non condividere. "Delusi e amareggiati", questo il primo commento del capogruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri. "Il no alle Olimpiadi 2020 a Roma da parte del governo è una brutta notizia alla quale è difficile rassegnarsi". "Il governo ha preso una decisione meditata, che rispettiamo. L'importante adesso è che questa scelta venga letta come segno di responsabilità e non di sfiducia in noi stessi" ha affermato il segretario del Pd Pier Luigi Bersani. In mattinata molti si erano espressi a favore della candidatura olimpica: dai partiti di maggioranza fino a una lunga schiera di atleti e imprenditori. In testa a questo gruppo il fronte bipartisan del sindaco di Roma e del presidente della Provincia Nicola Zingaretti. E ieri Pdl, Pd e Terzo polo avevano presentato tre mozioni a sostegno. Fuori dal coro di sostegno la Lega. "Sono soldi risparmiati" ha detto l'esponente del Carroccio Matteo Salvini. Non contrari ma con molta circospezione Idv e la Cgil. Il leader Idv Antonio Di Pietro aveva chiesto: "chi paga queste Olimpiadi? E' meglio farle che non farle, ma farle fare a persone pulite e con capitali privati", "perché alla fine i soldi ce li rimette sempre lo Stato". E Susanna Camusso: "i grandi eventi sono stati per le città straordinarie occasioni di rilancio ma mi farei la domanda se "la corsa per portare a Roma le Olimpiadi è "la prima delle priorità". Petrucci (Coni): va in fumo un sogno "Oggi dopo due anni di lavoro va in fumo quello che era un sogno". Così il presidente del Coni Gianni Petrucci ha commentato la decisione del governo di non dare la garanzia per la candidatura di Roma a ospitare le Olimpiadi del 2020. "Sono convinto che si debba tagliare, ma quando si taglia si deve anche coltivare un sogno futuro. Occorrerebbe tagliare e pensare agli investimenti e le Olimpiadi sono un investimento futuro. Il Cio capirà che non è la nostra volontà, ritorneremo già da Londra a dimostrare la forza dello sport italiano", ha detto Petrucci in conferenza stampa al Coni. Nervi tesi in Campidoglio: conferenza annullata Prima convocata poi precipitosamente annullata. La prima decisione del sindaco Gianni Alemanno, quando ormai è chiaro che il governo non firmerà la richiesta di candidatura, è di convocare una conferenza stampa in Campidoglio, probabilmente per ribadire che tutto è stato comunque fatto al meglio delle possibilità, e che la scelta di Monti non è una bocciatura ai danni della giunta Alemanno. Fatto sta che alle 15.14, quando il sindaco, Gianni Letta e Mario Pescante sono già da quasi due ore a Palazzo Chigi ad attendere che il premier dia loro il responso, l'Ufficio Stampa del Campidoglio dirama una nota urgente per annunciare l'incontro stampa alle 17.30. Poi arrivano la bocciatura del progetto Roma 2020, la conferenza stampa di Monti, la delusione di Alemanno che, tra l'altro, nega decisamente di pensare alle dimissioni. Alle 16.23 nuova nota dell'ufficio stampa: la conferenza è spostata alle 18. Alle 17.23, poco più di mezz'ora prima del previsto incontro, con alcuni giornalisti già giunti in Campidoglio, il dietrofront, firmato dal portavoce del sindaco Simone Turbolente: "In seguito alle notizie ricevute dal Presidente del Consiglio Mario Monti il sindaco Gianni Alemanno ha annullato la conferenza stampa in programma per le 18 di oggi in Campidoglio. Seguirà una nota".

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