Il risiko della «guerra» al posto fisso
Sonomolte le ipotesi sul tappeto per la modifica del discusso articolo 18 nell'ambito della riforma del mercato del lavoro allo studio del Governo. Ecco di seguito le principali ipotesi circolate negli ultimi tempi. FORNERO L'ipotesi illustrata dal ministro del lavoro Elsa Fornero alle parti sociali al tavolo di confronto che c'è stato a Palazzo Chigi prevede solo un indennizzo economico in caso di licenziamento per motivi economici e la scomparsa del reintegro nel posto di lavoro previsto dall'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori nei casi di licenziamento senza giusta causa o giustificato motivo nelle aziende con oltre 15 dipendenti. CONFINDUSTRIA Secondo l'associazione degli industriali la tutela offerta dall'articolo 18 con il reintegro sul posto di lavoro va circoscritta solo ai licenziamenti discriminatori o nulli, cioè quelli soggettivi. Negli agli altri casi ci deve essere invece una indennità di licenziamento. FASSINA-GABAGLIO Il responsabile economico del Pd, considerato vicino all'ala sinistra e il presidente del Forum lavoro del Pd, propongono di valutare se e come i licenziamenti individuali di carattere economico non possano seguire un percorso simile a quello per i licenziamenti collettivi della stessa natura, con l'intervento del sindacato e l'applicazione di analoghe provvidenze sociali, ferma restando la possibilità, qualora emergesse nella procedura il carattere pretestuoso del comportamento dell'impresa, di intraprendere da parte del lavoratore le vie legali per ottenere giustizia secondo la normativa vigente. BONANNI Il leader della Cisl, che condivide la proposta Fassina-Gabaglio, propone di intervenire su due fronti: stabilendo una corsia preferenziale per i processi da articolo 18, che oggi durano fino a sei anni, ed agganciando la disciplina dei licenziamenti individuali per motivi economici a quella già prevista per i licenziamenti collettivi. Una modifica che, comunque, secondo il segretario della Cisl, permetterebbe in ogni caso di mantenere tutta la validità della norma contro gli abusi e le discriminazioni.