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L'ira deI Pdl: è una persecuzione contro Silvio

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Sonosoprattutto gli uomini vicino a Silvio Berlusconi a farsi sentire, prendendo le parti dell'ex premier. «Oltre alle incredibili forzature procedurali che continuano a segnare il processo Mills e che a tempo debito documenteremo, a colpire sono i contenuti della requisitoria del pm De Pasquale - spiega ad esempio Gaetano Quagliariello, vice capogruppo vicario del Pdl al Senato - Il pm accusa David Mills di aver fatto "scomparire il cadavere", con ciò implicitamente ammettendo che manca il corpo del reato». Maurizio Gasparri se la prende, invece, col pm De Pasquale: «Gli insulti e le allusioni - attacca il presidente dei senatori del Pdl - non sono accettabili. Ormai è sempre più evidente la vera ed unica motivazione del processo, colpire ad ogni costo Silvio Berlusconi. Lo stato di diritto apparecalpestato con disinvoltura». Il tribunale di Milano - gli fa eco Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera - «si comporta come un tribunale speciale, intervenga il Csm». e preoccupato è anche Paolo Bonaiuti: «Le accuse contro il presidente Berlusconi a Milano stanno deragliando sempre più dai binari della normale giustizia per entrare in quelle assai opinabili della persecuzione», attacca il portavoce dell'ex premier. «I giudici dovrebbero essere e sempre apparire imparziali. Nel processo Mills forse lo sono ma certamente non sembrano apparire tali», afferma Maurizio Paniz, Presidente del Collegio d'Appello della Camera, capogruppo Pdl in Giunta per le Autorizzazioni e membro della Commissione Giustizia alla Camera. La reazione dell'opposizione è affidata a Donatella Ferranti: «Appena spunta l'ombra di Berlusconi con i suoi guai giudiziari si torna ai vecchi tempi, cioè ai metodi intimidatori e delegittimanti nei confronti della magistratura», attacca il capogruppo Pd in commissione Giustizia. «Le reazioni di molti esponenti del Pdl dopo la requisitoria sono totalmente fuori luogo. Li invitiamo a ricomporsi e a non sostituirsi al collegio difensivo».

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