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Sul lavoro vertice imprese e sindacati

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Tema,questo, solo sfiorato nell'incontro di ieri tra gli sherpa sindacali che lavorano sul documento unitario sulla riforma del mercato del lavoro, già messo a punto da una segreteria unitaria nelle scorse settimane. Nella piattaforma di Cgil, Cisl e Uil «per il lavoro, per la crescita, l'equita sociale e fiscale», l'articolo 18 non è menzionato e l'attenzione si focalizza su ammortizzatori sociali e precarietà legata ai contratti di ingresso nel mondo del lavoro. I tecnici hanno quindi approfondito la discussione su questi punti e all'articolo 18, argomento non all'ordine del giorno, si sarebbero dedicati solo pochi minuti per fotografare le proposte emerse in questi giorni sul licenziamento individuale per motivi economici da equiparare al licenziamento collettivo per motivi economici. Sul fronte contrattuale, i sindacati considerano importante una valorizzazione del contratto di apprendistato, prevedendo magari incentivi per le aziende, vista anche la disponibilità di fondi europei. E poi contratto di inserimento; lavoro in somministrazione; definire meglio la platea di lavoratori e imprese che utilizzano i buoni per il lavoro occasionale. Si studia anche alla possibilità di rendere più costoso il lavoro temporaneo, soprattutto per le imprese che ne fanno largo uso invece di assumere a tempo indeterminato. Per il riordino degli ammortizzatori sociali, i sindacati puntano a salvaguardare la cassa integrazione e a rivedere quella in deroga, attualmente non finanziata dal contributo delle imprese. Tutto pronto quindi per il vertice di oggi prima con Confindustria e poi, domani, con il Governo. E sulla riforma del mercato del lavoro i sindacati puntano a un accordo con l'Esecutivo che però, a sentire Susanna Camusso, leader della Cgil, sarebbe stato compromesso: «Quando c'è una trattativa l'obiettivo di tutti é di provare a fare un'intesa, per questo abbiamo ritenuto fuori luogo una continuità di esternazioni» da parte del governo sul posto fisso.

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