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La Regione delibera lo stato di calamità Allarme fino a venerdì

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Adannunciarlo è la governatrice Renata Polverini. «Poi tutti insieme potremo decidere di chiedere lo stato di emergenza, che a oggi ha solo l'Abruzzo, che è in ben altra situazione», aggiunge la Polverini. La governatrice spiega di aver «attivato ditte private», cosa possibile «solo se c'è lo stato di calamità naturale. Non potevamo fare diversamente. Tutti i mezzi che avevamo messo a disposizione con la task force non erano sufficienti». Con gli altri presidenti di Regione interessati dal maltempo la Polverini valuterà se chiedere lo stato d'emergenza. Ma prima serve un quadro certo dei danni, anche se «non ci sono più Comuni isolati. Oggi abbiamo raggiunto l'ultimo Comune con il quale non avevamo avuto neanche un contatto fisico, Rocca Santo Stefano». Sui disservizi la Polverini è lapidaria: «La Regione si rivarrà sugli enti che li hanno causati. Tutte le operazioni di salvataggio che spettavano a Trenitalia le abbiamo coperte noi come Regione. Trenitalia ha un sistema di emergenza che deve assolutamente rivedere». Le critiche della Regione a Enel, Anas e Autostrade colpiscono le reti infrastrutturali «assolutamente inadeguate e obsolete», e non le professionalità messe in campo dalle aziende, con le quali «c'è stato un ottimo rapporto di collaborazione». L'allerta meteo durerà «almeno fino a venerdì. Speriamo che non si prolunghi perché rischiamo di andare in emergenza. La task force regionale resterà operativa». Nessun problema con Gabrielli: «È dal primo giorno che parlo con lui. Abbiamo avuto sempre la stessa disponibilità». La governatrice difende comunque Alemanno: «Non so se a Roma l'emergenza sia stata sottovalutata. Le strade, il giorno dopo, erano libere. I romani hanno vissuto 24 ore di incubo. È stata per Roma una situazione di emergenza, erano 27 anni che non nevicava così. Abbiamo messo a disposizione le nostre previsioni e le nostre competenze. Purtroppo qualcosa non ha funzionato sul piano della comunicazione. In momenti come questi bisogna fare e invece c'è stata qualche polemica di troppo. Io rispondo di quello che fa la Regione, non entro nelle competenze dei Comuni. Mi auguro che ciascuno, e sono convinta sia così, sia a posto con la coscienza». In totale, gli interventi effettuati dall'unità di crisi sono stati 10.113, con protagonisti 3.086 volontari e 540 automezzi (86 tra spazzaneve e spargisale della Protezione civile regionale. La sala operativa, attiva 19 ore su 24, ha ricevuto da venerdì 48mila telefonate.Dan. Dim.

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