TivoliLa società: hanno dormito in albergo. I pendolari: «Non è vero, solo alcuni hanno accettato, ci avevano detto che saremmo ripartiti» Abbandonati due giorni in stazione. Ferrovie contro i viaggiatori
Gliultimi viaggiatori sono arrivati a casa solo ieri mattina. Intanto divampano le accuse reciproche. I passeggeri attaccano Trenitalia: «Ci hanno preso in giro, siamo stati lasciati soli». Le Ferrovie replicano: «Non è vero che queste persone sono rimaste 25 ore a bordo dei treni, ma hanno trascorso due notti in albergo. Il treno su cui viaggiavano si era fermato a Tivoli perché la linea ferroviaria, così come l'autostrada, era bloccata da alberi e neve sui binari. Ai viaggiatori era stato offerto di tornare a Roma in attesa della riapertura della linea. Offerta rifiutata». In realtà, a cercare di risolvere la situazione è stato il Comune. Gli alberghi a Tivoli sono stati messi a disposizione proprio dal sindaco Gallotti che ha coordinato i soccorsi in stazione. I passeggeri del treno regionale 3378 Roma-Pescara erano circa 150. La metà ha accettato l'offerta dell'albergo, l'altra metà ha preferito rimanere sui vagoni ma perché, dicono, «ci era stato detto che c'era ancora la speranza di poter ripartire, parlavano di uno sblocco imminente». «Se fosse stato per Trenitalia - aggiunge un altro passeggero - noi adesso saremmo ancora lì ad aspettare le loro notizie contraddittorie ed errate. Potevano dirci direttamente che non saremmo potuti ripartire e allora saremmo andati tutti in albergo. Sono rientrato a casa dopo 30 ore, una cosa inaccettabile». Gli autobus con cui sono stati portati ad Avezzano sono stati messi a disposizione dal Comune di Tivoli e dalla Prefettura di Roma, scortati dall'Esercito. Sui pullman sono montati anche i macchinisti del treno. Una volta finita questa odissea, il sindaco Gallotti è tornato ad accusare Trenitalia: «L'ultimo pullman messo a disposizione dell'amministrazione comunale è arrivato ad Avezzano alle 13,30 (di ieri, ndr) permettendo ad un gruppo di 30 persone di raggiungere la stazione ferroviaria per poi dirigersi in direzione di Pescara. Hanno trasportato decine di persone, tra cui donne, anziani e bambini, verso i centri più vicini dell'area abruzzese e della Valle dell'Aniene. Ribadisco che nessuno, al di fuori del Comune, si è fatto carico dell'assistenza a queste 150 persone. Da Trenitalia solo notizie false e confusionarie, non possiamo tollerare che vengano dette cose non vere». Dar. Mar. (ha collaborato Anna Laura Consalvi)