Nel Centrosud 120 mila al buio
Non solo bloccati dalle neve. Ma anche al freddo e al buio. Ieri pomeriggio erano la bellezza di 160mila - poi scese in serata a 120mila - le utenze elettriche fuori servizio nel Centro-Sud Italia su 5,7 milioni di forniture gestite da Enel nelle regioni Lazio, Abruzzo, Molise, Campania. Per far fronte all'emergenza, la società ha messo sul campo mille 1000 uomini destinati a presidiare oltre 200.000 chilometri di rete in media e bassa tensione interessata dall'ondata di maltempo. Le aree critiche ieri erano Frosinone, i comuni a nord di Roma (Sacrofano, Riano, Castelnuovo di Porto, Morlupo, Campagnano), Tivoli, Isernia, L'Aquila, Chieti, Pescara, Benevento, Caserta, Avellino. Quattro comuni della provincia avellinese sono in black out dalle 22 di venerdì. Circa 10mila abitanti sono al buio e senza riscaldamenti, con difficoltà anche nei collegamenti viari, per l'impraticabilità a tratti della Statale 88 che collega Avellino a Benevento. Nelle Marche le utenze senza luce elettrica e riscaldamento a causa della neve che provocato guasti e distacchi lungo le linee elettriche erano 1500, ha reso noto il dirigente della Protezione civile regionale Roberto Oreficini. In Abruzzo le situazioni più critiche si sono registrate a Popoli, San Valentino in Abruzzo Citeriore (Pescara) e Capistrello (L'Aquila). Diversi paesi della Marsica, tra i quali Capistrello e Balsorano, sono senza corrente elettrica da venerdì mattina. Infine in provincia di Siena le utenze elettriche disattivate erano 200 nella prima mattina di ieri, ma i tecnici Enel, aiutati da mezzi provinciali e volontari hanno riportato la situazione alla normalità, anche nelle abitazioni più difficili da raggiungere alle 19 di ieri. In tutte le altre province e Comuni - ha assicurato l'Enel - il servizio è regolare. «Sono 100 gli operatori al lavoro al Servizio Segnalazione Guasti e ai Centri Operativi di Viterbo, Latina, L'Aquila, Campobasso, Napoli e Salerno, in contatto con la Control Room nazionale»,- hanno spiegato alla società. A rendere duro il lavoro dei tecnici sono le difficoltà per raggiungere alcune zone. Ma la situazione della viabilità è migliorata grazie al piano varato con le Prefetture, la Protezione Civile, la Regione Lazio e la Provincia di Roma, e ciò ha consentito attraverso mezzi speciali di «aprire i varchi utili a raggiungere le linee elettriche più isolate, interrotte dalla caduta degli alberi e poste in aree impervie». A disposizione delle forze in campo anche 80 gruppi elettrogeni che garantiscono, tra l'altro, la continuità del servizio di utenze sensibili come gli ospedali. Dalle prime ore del mattino di venerdì le Squadre hanno effettuato oltre 2.100 interventi sulle linee elettriche. Il Servizio Segnalazione Guasti ha gestito 32.000 chiamate di richiesta di assistenza e intervento al numero verde 803 500, sempre attivo. La Coldiretti ha sottolineato che «il black out manda in tilt le aziende che hanno bisogno dell'elettricità per la conservazione degli alimenti, la mungitura degli animali e il funzionamento delle linee di distribuzione degli alimenti nelle stalle», anche se in realtà tutta la filiera agroalimentare è a rischio. E la Procura di Isernia si è riservata di aprire un fascicolo per omissione di atti d'ufficio e lesioni colpose sul il caso di un malato di Sla che ha rischiato di morire nella sua abitazione a Venafro a causa del prolungato black out.