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Per i giovani il posto fisso è «monotono»

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Dopo le parole del premier Monti è rivolta sul web e caos nei partiti Critiche da sindacati e Pd. Casini: «Una provocazione». Il Pdl si spacca

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».I giovani rispondono all'umorismo un po' british del presidente del Consiglio in perfetto stile made in Italy. A loro il Professore si rivolge intervenendo a Matrix mercoledì sera: «Devono abituarsi all'idea di non avere più il posto fisso a vita: che monotonia!», si lascia scappare. Dietro la battuta - per i più un vero e proprio scivolone - una visione economica cui Monti è affezionato, che richiede sì «un certo cambio di mentalità», ma che il senatore a vita ritiene attuabile: «È più bello cambiare e avere delle sfide, purché siano in condizioni accettabili - aggiunge subito dopo correggendo un po' il tiro - E questo vuol dire tutelare un po' meno chi oggi è ipertutelato e tutelare un po' di più chi oggi è quasi schiavo perché nel mercato del lavoro purtroppo non riesce a entrarci». L'invito di Monti non passa inosservato. Anzi. Fa il pieno di critiche. È rivoluzione sul web e caos nei partiti (in realtà più attenti ad intercettare gli umori dell'elettorato sulla riforma del lavoro), anche se non manca chi, soprattutto al centro e nel Pdl, plaude al Professore e definisce le sue parole «una provocazione da cogliere». Dal canto suo il premier, tutto il giorno al lavoro a palazzo Chigi, non interviene e non lascia trapelare nulla. C'è l'intenzione di «non creare un caso», anche perché «tutto va riletto nel suo insieme», spiegano fonti di governo. Il caso, soprattutto sul web, però c'è eccome. I più si rivolgono direttamente a Monti: «Il posto fisso non va bene? Ok, facciamo a cambio?», scrive qualcuno. «Le banche quando devono concedere un mutuo preferisco le persone noiose», attacca qualcun altro. I tweet, tra ironia e rabbia, sono tantissimi. Lo scambio di messaggi è così alto che #postofisso e #monotonia sono gli argomenti più dibattuti della giornata sul social network. Anche nel mondo reale le critiche non mancano. Susanna Camusso, in prima linea nella trattiva con Palazzo Chigi per la riforma del lavoro, sceglie subito da che parte stare. «Vedo persone che non possono annoiarsi perché stanno disperatamente cercando lavoro», attacca la leader della Cgil. La battuta di Monti, poi, imbarazza non poco il Pd. Pier Luigi Bersani - che se le parole incriminate fossero state del Cav avrebbe urlato allo scandalo e con la base del partito più che infastidita - non può non intervenire: «Il posto fisso diventa monotono quando uno ce l'ha e quando può guardarsi attorno - riflette - Quando non ce l'hai, è desiderabile». Il leader democratico, però, non vuole spingersi troppo oltre: «Il pensiero di Monti è un po' più articolato, non possiamo attaccarci a quella battuta». In difesa del capo del governo interviene, invece, Pier Ferdinando Casini. La frase di Monti non deve «scandalizzare», perché «è provocazione, che mira ad aprire un grande dibattito su quel tema nel Paese e sarebbe da provinciali non coglierla». E se l'Idv insorge («C'è una distanza siderale tra le parole di Monti e la vita quotidiana delle persone», attacca Massimo Donadi) si divide, invece, il Pdl. L'ex ministro Renato Brunetta - che deve parte della sua fama anche alle celebri "uscite" sui dipendenti statali «fannulloni» e sui poliziotti «panzoni» - solidarizza con Monti definendolo «coraggioso». Di segno opposto l'intervento dell'ex collega Giorgia Meloni che ricorda a Monti che «se sei precario, non accedi al mutuo, al finanziamento per un'auto, non hai nessuna considerazione». In serata, alcuni internauti lamentano i toni a volte troppo duri della «rivolta». Chi nel frattempo si è documentato, ricorda agli altri che già Ciampi, Prodi, D'Alema, Berlusconi, persino il Papa, avevano messo in discussione il posto fisso. Chi un impiego stabile ce l'ha, pur non volendo, finisce per dar ragione al Professore: «Se devo essere sincero, questo posto fisso stava per diventare monotono - scrive Luca - ma me lo avete ravvivato voi».

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