«Azzeriamo il finanziamento pubblico ai partiti»
Senon lo farà il Parlamento, torneremo a dare la parola agli italiani con un referendum totalmente abrogativo, come quello che vincemmo nel 1993 con il 90,3% di favorevoli», ha detto Mario Staderini, segretario di Radicali Italiani. E ancora: «Dal 1994, con la truffa dei rimborsi, i partiti hanno incassato (considerando le ultime elezioni europee e regionali) 2,7 miliardi di euro pur avendo dichiarato spese elettorali per circa 700 milioni: un bottino di 2 miliardi di euro che è servito a tenere in vita apparati e clientele - denuncia Staderini - stabiliamo un principio chiaro: non un euro pubblico alle strutture dei partiti, che devono essere autofinanziate in modo trasparente dagli iscritti e dai simpatizzanti. Quello che lo Stato deve garantire a tutti i cittadini, non solo ai partiti, sono i servizi e quanto necessario per "fare politica", ad esempio la disponibilità di luoghi per assemblee, di autenticatori per le raccolte firme, di opportunità per far conoscere e pubblicizzare iniziative politiche». Anche l'Idv non ha esitato a commentare il caso Lusi. «Quello che è accaduto è un fatto intollerabile e gravissimo, ai partiti vanno troppi soldi, bisogna dimezzare i rimborsi e serve una legge che imponga più chiarezza nella gestione dei fondi, perché quelli sono soldi della comunità. Dopo il caso Lusi non si può aspettare oltre: dimezzare i finanziamenti e stabilire regole ferree che impediscano oggettivamente il ripetersi di questi fatti», ha dichiarato il capogruppo alla Camera Massimo Donadi. «L'espulsione dal gruppo del Partito democratico al Senato di Lugi Lusi era necessaria ma dovrebbe essere contestuale all'espulsione dal partito stesso. Non possiamo permetterci zone d'ombra sull'integrità morale del Pd, né sul tema della legalità. Ritengo inoltre che il senatore Lusi debba lasciare anche il suo seggio in Parlamento - sostiene invece Ignazio Marino, senatore Pd- è una vicenda che certamente ha amareggiato tutti perché i soldi che Lusi ha ammesso di aver sottratto erano soldi pubblici, soldi dei cittadini». «La presidenza del Gruppo Pd del Senato si è mossa contro Lusi con la severità e la tempestività che forse analoghe vicende avrebbero consigliato di assumere in passato. Adesso bisogna evitare di andare oltre, formulando giudizi che assomigliano a una condanna preventiva», ha infine affermato il senatore del Pd, Lucio D'Ubaldo.