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I politici vogliono trasparenza. Ma solo a parole

Parlamento

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Rendere trasparenti vita e bilanci dei partiti vincolando i loro finanziamenti al rispetto delle regole. Dopo il caso dell'ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi, torna d'attualità la necessità di riformare i metodi di controllo e di sostentamento dei partiti. A Montecitorio sono state depositate sette proposte di legge in proposito, e altrettante a Palazzo Madama, ma l'iter dei provvedimenti, in commissione Affari Costituzionali a Montecitorio, avviato nell'aprile scorso si è poi arenato a luglio. NATURA GIURIDICA Le 7 proposte di legge sono tutte finalizzate ad introdurre una disciplina organica dei partiti politici, in attuazione dell'articolo 49 della Costituzione. Nella maggior parte dei casi viene previsto che lo statuto del partito venga pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (in caso contrario non vengono percepiti i finanziamenti) così come tutte le modifiche ad esso. Vengono resi noti gli organi interni e i loro componenti e viene istituita, per evitare il "caos-tessere", l'anagrafe degli iscritti. Nell'ambito del riconoscimento ai partiti della personalità giuridica, al Senato un ddl a firma D'Alia-Follini e altri, prevede l'istituzione di una commissione ad hoc presso il ministero dell'Interno per il controllo delle spese elettorali, con la possibilità di controllare e di conoscere i bilanci dei partiti politici e le spese sostenute. Nello stesso ddl si prevedono sanzioni nel caso in cui il controllo effettuato abbia dato esito negativo. FINANZIAMENTO Due proposte, quella di Turco e quella di Sposetti, riguardano il finanziamento dei partiti e contengono una delega al governo per l'emanazione di un testo unico delle leggi sulla disciplina e il finanziamento dei partiti politici. La proposta di Turco istituisce una sezione di controllo specifica della Corte dei conti con il compito di controllare i bilanci annuali dei partiti e i rendiconti delle spese elettorali. In caso di esito positivo dei controlli, il bilancio e rendiconto sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale e i partiti hanno diritto alla corresponsione dei rimborsi elettorali. In caso di esito negativo del controllo del bilancio, le conseguenze sono pesanti: il partito interessato cessa di ricevere qualunque forma di finanziamento pubblico; deve restituire le somme percepite nel corso dell'anno, al fine di poter nuovamente accedere ai rimborsi; ed è condannato ad una sanzione amministrativa pecuniaria da 10 mila a 100 mila euro. Una riduzione dei rimborsi elettorali è proposta dal senatore Idv Felice Belisario che propone l'interruzione dei rimborsi per consultazioni elettorali in caso di fine anticipata della legislatura. PATRIMONIO Una delle due proposte di Pisicchio interviene a disciplinare il patrimonio dei partiti, prevedendo l'obbligo di intestare al partito i beni mobili ed immobili di sua proprietà e stabilendo la nominatività dei titoli intestati al partito.

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