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Monti:dopo il risanamento dei conti ora la priorità è la crescita

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Ilpremier Monti ieri ha incontrato il premio «Personalità europea dell'anno». In entrambe le occasioni ha insistito sul tema dell'occupazione come la vera emergenza europea e italiana. Non solo. Ha sottolineato che nonostante la dura manovra economica, l'Italia «si trova ancora in una situazione in cui può essere considerata un problema molto serio per l'Europa e l'Eurozona ma ora vogliamo che diventi parte della soluzione». Ricevendo il premio, Monti ha sottolineato che «andrebbe agli itliani che hanno accettato duri sacrifici in poco tempo». Con i commissari europei Olli Rehn, Joaquin Almunia, Michel Barnier, Antonio Tajani e Algirdas Semeta è stato fatto il punto sull'agenda europea. Tutti hanno ribadito che, ormai raggiunta l'intesa sul nuovo Patto di bilancio con cui si rafforza la disciplina sui conti pubblici, l'accento deve ora essere posto sulle «iniziative concrete» che gli stati membri e le istituzioni europee dovranno sviluppare a favore di crescita e occupazione, soprattutto giovanile, dando così un seguito alla dichiarazione adottata lunedì dai membri del Consiglio europeo. La situazione economica generale in Europa e le sue prospettive sono invece state oggetto di uno «scambio di vedute ad ampio raggio» durante la lunga colazione di lavoro con Rehn, Almunia e Tajani. Come dimostrato dagli ultimi dati resi noti da Eurostat e relativi alla disoccupazione, che ha raggiunto il suo picco più alto dal 1998, è sempre più «evidente l'urgenza di un'azione a più livelli a sostegno dell'impiego», per questo, secondo quanto riferito da fonti italiane, il premier e i commissari Ue hanno «convenuto sulla necessità di valorizzare il potenziale dell'industria europea, e in particolare il tessuto delle pmi». Lo sviluppo del mercato interno è stato invece al centro della discussione con Barnier, avvenuta anche questa come la colazione nella residenza dell'ambasciatore italiano presso la Ue Ferdinando Nelli Feroci. I due si sono confrontati in particolare sulla questione dell'apertura del mercato dei servizi e sul miglioramento della mobilità del lavoro, «importanti elementi per le riforme», e Monti ha incassato il plauso di Barnier che si è detto, secondo quanto riferito dalle fonti italiane, «molto soddisfatto per il ruolo dell'Italia sul tema del mercato interno, quale fondamento dell'Unione economica». Con il responsabile alla fiscalità, il premier ha invece indidivuato le prossime tappe per rafforzare il coordinamento fiscale a livello Ue, assicurando allo stesso tempo il sostegno dell'Italia ai lavori del «Tax Policy Group», un gruppo che, sotto l'impulso di Semeta, promuove e favorisce le iniziative di coordinamento fiscale all'interno dell'Ue e che era stato creato dallo stesso Monti durante il suo mandato come commissario alla fiscalità e rilanciato poi nel Rapporto sul mercato interno del 2010. L.D.P.

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