Lusi espulso dal gruppo del Pd
Ha proposto un patteggiamento a poco più di un anno di pena Luigi Lusi, il senatore del Pd indagato per appropriazione indebita aggravata dalla Procura di Roma, in relazione a tredici milioni di euro spariti dal conto della Margherita tra gennaio 2008 e agosto 2011. I pm respingono il patteggiamento Secondo quanto si è appreso a piazzale Clodio gli inquirenti non ritengono congrua l'entità della proposta. Stante un massimo di tre anni il parlamentare potrebbe cavarsela - si spiega - con una condanna vicina ai due anni con la sospensione condizionale. Lusi, tramite i suoi difensori, ha anche depositato all'attenzione del pm Stefano Pesci e del procuratore aggiunto Alberto Caperna una bozza fideiussoria per 5 milioni di euro. I vertici della Margherita starebbero valutando questa "soluzione finanziaria" della vicenda. Le indagini, compiuti questi passaggi, saranno concluse", si sottolinea. In base a quanto accertato sinora dagli investigatori nel corso di due anni, Lusi ha fatto 90 bonifici da circa 144 mila euro ciascuno. Spostando i soldi prima di tutto sulla TTT srl, società di consulenza a lui riconducibile e che in passato ha lavorato per il partito. E poi spendendoli per acquisti importanti: una casa in via Monserrato, per quasi due milioni di euro. Quote della società Paradiso immobiliare, a sua volta proprietaria della villa del '600 a Genzano, dove Lusi vive.Quindi, soldi a una società di diritto canadese, la Luigia ltd, e a uno studio di architettura, che porta il nome della moglie, e cinque milioni di euro per pagare le tasse su tutte le operazioni eseguite. Il senatore escluso dal gruppo del Pd Lusi è stato escluso dal gruppo del Pd a Palazzo Madama. La decisione, a quanto si apprende da fonti parlamentari, è stata presa all'unanimità dall'ufficio di presidenza del gruppo. "L'Ufficio di presidenza del gruppo del Pd al Senato - riferisce un comunicato stampa - ha deliberato all'unanimità, in una riunione che si è svolta questa mattina, su proposta della presidente Anna Finocchiaro, l'esclusione del senatore Luigi Lusi dal gruppo stesso". L'esclusione dal gruppo decretata nei confronti di Lusi, ovvero la sua espulsione, è la sanzione più grave prevista dal regolamento del gruppo Pd. Sta ora a Lusi accettarla e chiedere l'iscrizione a un altro gruppo parlamentare oppure ricorrere contro la decisione del direttivo, facendo appello all'assemblea dei senatori Pd. Fassina chiede le dimissioni da senatore "Chiedo le dimissioni di Luigi Lusi da senatore e mi impegno pubblicamente a non subentrargli al Senato e lasciare il seggio a Brunella Ricci", scrive, sulla sua bacheca di Facebook Stefano Fassina. "Sono in conflitto di interessi a chiedere le dimissioni da senatore di Lusi. Gli subentrerei in Senato in quanto primo dei non eletti in Liguria -spiega il responsabile economico del Pd - Ma di fronte ad una vicenda inaccettabile, non è possibile tacere per chi ha responsabilità politiche". "Brunella Ricci, di Imperia, dopo di me nella lista. Donna e ligure - prosegue Fassina - Un piccolo risarcimento agli elettori liguri del Pd, alle migliaia di uomini e donne che con grandi sacrifici hanno fatto campagna elettorale per il Pd e per noi nel 2008. Ma, il senatore Lusi non intende dimettersi. E aggrava i danni alle istituzioni della Repubblica, alla politica e al Pd, in una fase segnata da profonda sfiducia dei cittadini. Speriamo, nonostante tutto, in un ripensamento da parte del senatore Lusi, per dignità e senso di responsabilità".