Lei non molla: avanti con Maccari
Lorenza Lei non molla. Nonostante gli attacchi. Nonostante il no del presidente Paolo Garimberti e le critiche del presidente della commissione di Vigilanza Sergio Zavoli, il direttore generale della Rai sembra pronta ad andare avanti sulla conferma di Alberto Maccari alla guida del Tg1. Durante la sua audizione a San Macuto, Lei ha difeso la scelta, spiegando di averla raggiunta in totale autonomia e aggiungendo che l'azienda avrà comunque diritto di recesso senza penali. Ma è non bastato per placare le critiche del centrosinistra, che invita il dg a prendere una pausa di riflessione. Oggi alle 16 il Cda dovrà votare la proposta di contratto fino al 31 dicembre di Maccari, che ha raggiunto i requisiti per la pensione, e la nomina di Alessandro Casarin alla Tgr. A Viale Mazzini c'è chi non esclude uno stop in zona Cesarini. Anche se i più scommettono su un 5 a 4, con il voto contrario dei consiglieri di centrosinistra e quello pesante del presidente. E con una nuova spaccatura al vertice, che - come sottolineato da Zavoli - non rappresenta «il miglior viatico» in vista di una riforma della governance. «Non è mai accaduto che il direttore della principale testata della Rai venga nominato solo da una parte del cda, e forse come scambio per altri incarichi», ha affermato il presidente della Vigilanza, con una durezza che è sembrata spiazzare il dg. «Su Maccari ho deciso in piena autonomia. Io non sono mai stata imbeccata - è stata la replica di Lei -. In questi nove mesi ho lavorato al servizio dell'azienda e vorrei che questo mi venisse riconosciuto, perché oltre ad essere dg sono anche una persona sensibile». Il dg ha spiegato di aver tentato tutte le strade, sia esterne all'azienda che interne, senza trovare la necessaria condivisione in consiglio. Ed ha quindi optato per un contratto a termine per Maccari, che «ha accettato ma con facoltà di recesso per Rai senza penali per l'azienda». Una scelta che è stata letta da molti anche come un modo per assicurarsi una via d'uscita in caso di vittoria del ricorso per il reintegro dell'ex direttore Augusto Minzolini. Lei ha inoltre spiegato di aver «richiamato i responsabili della Testata regionale ad un maggior equilibrio», replicando alle proteste del centrosinistra, secondo cui al Tg Lazio viene dato troppo spazio al sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Nel frattempo Maccari è stato vittima del finto Umberto Bossi (alias David Parenzo) della trasmissione radiofonica la Zanzara. Il «Senatùr» ha esordito con i complimenti per l'imminente nomina. «Speriamo che vada tutto bene, ma penso di sì» ha replicato Maccari. Poi uno scambio di gentilezze. «A noi della Lega va bene perché lei è una persona di garanzia» ha aggiunto l'imitatore. «E lei è sempre una persona squisita, me la ricorderò sempre, sappia di poter contare su un amico, sappia sempre questo» la risposta di Maccari.