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Lo dice anche Moody's: «Il Salva Italia crea recessione»

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Orale agenzie di rating, Moody's in prima linea, avvisano il Paese, e il governo, che quanto fatto ci porterà dritti dritti verso la recessione. Fatto abbastanza scontato anche per gli economisti scolastici. Più tasse senza misure per aumentare la ricchezza significano meno consumi e investimenti. Risultato: il rigore, secondo Moody's, darà come risultato un 2012 in recessione con la disoccupazione in aumento verso il 9%. L'agenzia di rating ha esplicitato l'amara considerazione in un report sui mutui residenziali, affermando di aspettarsi «una contrazione dell'economia italiana dell'1% nel 2012, dopo una crescita solo dello 0,6% nel 2011. Il tasso di disoccupazione salirà quest'anno all'8,8%, dall'8,2% dell'anno scorso». Le misure del decreto salva-Italia, ha aggiunto l'agenzia di rating, «ridurranno i redditi disponibili delle famiglie», perché «i benefici fiscali sono minori e le tasse più elevate». Ovvio anche questo. La conseguenza preoccupante riguarda gli effetti sul mercato immobiliare. Per chi ha un mutuo a carico «con un minore reddito disponibile avrà maggiori difficoltà nel pagare le rate». Non solo. I prezzi delle case «probabilmente risentiranno dell'aumento delle tasse sulla proprietà immobiliare». Le notizia non ha toccato comunque più di tanto gli umori degli operatori, più concentrati alle notizie del vertice europeo di Bruxelles e delle trattattive per la ristrutturazione del debito greco. Così Piazza Affari ha concluso la seduta in calo dell'1,21% in linea con le altre borse del Vecchio Continente. Francoforte ha infatti perso l'1,04%, Parigi l'1,60%, Madrid l'1,62%. Lisbona è scesa del 2,45%, Atene, controcorrente, ha guadagnato l'1,13%. Fuori dall'euro zona, infine, Londra ha registrato una flessione dell'1,31%. Nessun sostegno è arrivato poi da Wall Street, partita in leggero calo dopo alcuni dati macroeconomici, come la spesa personale a dicembre, che non hanno mostrato grandi variazioni rispetto alle attese.

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