Il Pdl celebra le primarie, il Pd le sospende
Un «evento storico». Commento unanime e in parte condivisibile. Anzitutto perché è la prima volta, da quando esiste, che il Pdl celebra le primarie per nominare un candidato sindaco. Poi per la partecipazione: 2.700 votanti su 42.000 aventi diritto. Circa il 6%. Una percentuale che, forse, non farà saltare sulla sedia. Anche se nel partito di Angelino Alfano si fa notare come, alle primarie del centrosinistra che lanciarono Massimo Zedda verso la poltrona di primo cittadino di Cagliari, votarono in 5.700 su 160mila aventi diritto (circa il 3,5%). Certo, Frosinone non è Cagliari, ma il risultato è sicuramente incoraggiante. E testimonia una voglia di partecipare che dovrà far riflettere i big del partito. Anche perché, stando ai dati (resi pubblici grazie all'ottimo lavoro svolto da Andrea Di Sorte che ha seguito l'evento in diretta online su Movimentando), la gran parte di coloro che si sono recati alle urne non sono iscritti al Pdl. Insomma, dopo anni passati a difendersi dall'accusa di aver costruito una "struttura di plastica", la principale forza del centrodestra potrebbe aver aperto una nuova stagione. Si vedrà. Intanto si può festeggiare la riuscita del primo esperimento che è stato seguito passo passo dal deputato Mario Valducci che ne ha redatto il regolamento. E Nicola Ottaviani, ex Forza Italia, avvocato penalista classe 1967 e favorito alla vigilia, può festeggiare, con i suoi 1924 voti, il largo successo che lo incorona candidato sindaco nella cittadina laziale. Dietro di lui si piazza Giovanni Palazzi (321 preferenze). E anche questa è a suo modo una notizia visto che si tratta di un esponente di Fli che, dopo aver deciso di correre alle primarie, è stato costretto a lasciare la carica di vicepresidente provinciale tra le polemiche. Quindi la professoressa Ombretta Ceccarelli, fondatrice del primo club di Forza Italia, con 309 voti, l'ex socialista di 88 anni Ettore Ferrara (37 preferenze) e Onofrio Evangelisti (35 voti) che viene presentato come referente locale della Lega Nord Lazio. Anche se Piergiorgio Stiffoni, senatore del Carroccio e commissario nel 2009 in Regione, non ci sta: «Non ha nessun titolo per rappresentare la Lega». Ma al di là delle polemiche a far parlare sono soprattutto le immagini che arrivano dai sei seggi di Frosinone. Persone in fila e anche qualche sorpresa come una coppia di suore pronte a votare. Insomma, per dirlo con le parole di chi le primarie le ha lanciate in Italia - il Pd - un «evento di popolo». Peccato che, mentre il Pdl celebra le sue primarie, il Pd (ieri si è comunque votato a Parma e Pistoia) cominciano a sospenderle. Accade a Palermo dove non accenna a placarsi la polemica aperta da Idv, Sel e dalle forze della sinistra più estrema. Il timore è che il Mpa di Raffaele Lombardo, con cui il Pd è alleato in Regione, possa «inquinare» la consultazione. Al momento le primarie sono congelate, ma il segretario locale del Pd Giuseppe Lupo starebbe pensando di accantonarle e di puntare sulla candidatura di Rita Borsellino al primo turno. Accantonate definitivamente, invece, le primarie di Brindisi. Qui il partito di Pier Luigi Bersani ha preferito allearsi con l'Udc puntando sul candidato promosso dai centristi Mimmo Consales. Nessuna consultazione è tanti saluti a quella "d" impressa nel nome e nella ragione sociale del Pd. Che fino a prova contraria sta per Partito Democratico. Nic. Imb.