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Proroga al Tg1 per Maccari. E la sinistra si infuria

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Propostearrivate ieri sul tavolo dei consiglieri e che riaccendono la polemica politica. «Avevo sperato in un sussulto di autonomia da parte del direttore generale ma così non è stato. Le proposte di nomina della dottoressa Lei dimostrano ancora una volta la sua continuità con una gestione politica della Rai che sta uccidendo l'Azienda», dice il consigliere Nino Rizzo Nervo, che si appella al Cda «affinché dia martedì un forte segnale di indipendenza rimandando al mittente quelle proposte e chiedendo al direttore generale di dimettersi». Dal presidente della Rai Paolo Garimberti arriva un no comment sulle proposte di nomina. A quanto si apprende, Garimberti, nel rispetto del suo ruolo di presidente di garanzia, avrebbe confidato ai suoi che dopo il voto del Cda di martedì prossimo dirà «liberamente e sinceramente ciò che penso». Numerose le reazioni degli esponenti politici: «Davvero di tutto di più. È ora di mettere un freno –chiede il segretario del Pd Pier Luigi Bersani – alla progressiva distruzione di una società pubblica. Spero che il Cda non consenta questa deriva». «È incredibile – replica il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri – che si scateni una indegna aggressione politica su materie di competenza del Cda Rai. Chi dovrebbe fare le nomine? Un politburo della sinistra? Si invoca l'autonomia del servizio pubblico ma per alcuni questa autonomia consiste nel fare quello che vuole la sinistra. Non è tollerabile tutto ciò. Né tollereremo ogni genere di violazione dei ruoli del Parlamento per quanto concerne la Rai».

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