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Mennea: non esistono Giochi a costo zero. Chechi: io a Roma ci credo

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Conrispetto, ma decisione, i due ex campioni olimpici hanno manifestato idee opposte sulla candidatura di Roma per i Giochi del 2020: assolutamente contrario la «Freccia del Sud», vincitore dei 200 metri a Mosca 1980; decisamente favorevole il «Signore degli anelli», medaglia d'oro ad Atlanta 1996. Il dibattito Mennea-Chechi è nato nei giorni scorsi. «Siamo un paese senza sangue, devastato dalla crisi economica: com'è possibile pensare ai Giochi?», aveva detto Mennea. «Roma può aprire una nuova era, organizzando un'Olimpiade sostenibile: puntiamo senza incertezze al 2020», aveva replicato Chechi. Un dibattito rilanciato da Mennea. «Olimpiade sostenibile? Non scherziamo – ha dichiarato l'ex velocista azzurro a Il Tempo – ho scritto 22 libri, conosco la materia: se davvero fosse possibile organizzare i Giochi a costo zero, perché pretendere la garanzia del Governo? Il Comune non basta? La verità è un'altra: un evento di 15 giorni non ha nessuna ricaduta positiva sull'economia, non crea posti di lavoro stabili ma solo costi di gestione impossibili da sostenere». Mennea non risparmia critiche al comitato promotore: «Vogliamo organizzare l'Olimpiade? Allora lancio una proposta seria: pur di non gravare sulle tasche dei cittadini, io rinuncio al premio incassato come campione olimpico. Lo facciano anche i dirigenti del Coni, che tanto hanno avuto dallo sport. E lo faccia anche Chechi: così possiamo costituire un fondo di garanzia, gestito da un organismo indipendente, e ammortizzare le probabili perdite economiche dell'Olimpiade». Cosa ne pensa Chechi? «Ho grande rispetto per Mennea – ha spiegato l'ex ginnasta – ma questa mi sembra una semplice provocazione, una boutade. Io ho ricevuto 40 mila euro per la vittoria olimpica: ci rinuncio volentieri, ma non penso che questo possa cambiare la questione né risolvere i problemi della candidatura di Roma». Problemi esaminati con attenzione dal Governo, che nelle prossime settimane deciderà se sostenere il sogno olimpico della Capitale. «Nutro grande stima nei confronti del presidente del Consiglio – ha concluso Chechi – e condivido l'attenzione con cui sta esaminando i numeri della candidatura italiana. Io ho letto il dossier scorgendo possibilità interessanti: Roma può organizzare una Olimpiade a misura d'uomo, io ci credo».

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