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Berlusconi si gode le sviolinate di Monti

Silvio Berlusconi

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Insofferente e preoccupato per il processo Mills. Ma anche soddisfatto per aver incassato in Parlamento una vittoria personale. Berlusconi ha infatti sentito – non direttamente perché era a Milano – Mario Monti ripetere in aula che il suo governo lavora in continuità con quello precedente, ha visto Senato e Camera approvare le mozioni preparate dal Pdl – e poi condivise da Pd e Terzo Polo – sulle agenzie di rating e sulle banche, e infine ha ascoltato il premier riconoscere che la crisi economica italiana deriva da una drammatica situazione europea. Ma la mattina del Cavaliere era iniziata malissimo, con l'ennesima udienza del processo Mills a Milano – nel quale è imputato per corruzione in atti giudiziari – e che proseguirà anche stamani. Perché i magistrati hanno fretta di chiudere il processo per paura che vada in prescrizione. E il Cavaliere non ha nascosto il suo malumore e le sue critiche. Durante una pausa dell'udienza, incrociando il pm Fabio De Pasquale alla macchinetta del caffè, gli ha sibilato un gelido «non riuscite a migliorare la vostra immagine e a togliervi dall'imbarazzo». E più tardi è tornato a criticare tutto il procedimento: «Questo è un processo esemplare dal punto di vista del processo politico. E con il succedersi delle udienze la mia opinione è consolidatissima». «Mi aspetterei – ha proseguito – una sentenza immediata di assoluzione con formula piena per non aver commesso il fatto o perché il fatto non sussiste, invece hanno fissato tutta una serie di altre udienze, che sembrano indicative di una volontà negativa. Non riesco a capire come possano scrivere una sentenza di condanna quando quello che ha dato i soldi ha detto di averli dati, chi li ha presi ha detto che li ha presi e poi c'è il tragitto dei soldi. Non riesco a capire come possano». Ma non è stato solo Berlusconi a «scontrarsi» con i giudici. Il suo avvocato Niccolò Ghedini è stato protagonista di un vivace battibecco con il giudice Francesca Vitale. Dopo l'interrogatorio in videoconferenza da Londra con l'avvocato David Mills i difensori hanno chiesto di poter fare alcune domande. Ma il presidente del tribunale li ha invitati ad essere più stringenti. E Niccolò Ghedini è «esploso»: «State facendo un processo anomalo – ha ribattuto – una corsa contro il tempo che non si fa neanche nei processi con detenuti, avete fatto un calendario di udienze che non si è mai visto al mondo, perché il tribunale teme la prescrizione, ma un tribunale non dovrebbe temere la prescrizione». Secca la replica di Francesca Vitale: «Queste lamentele potranno essere oggetto di ricorso in Cassazione». Parole che hanno scatenato ancora di più Ghedini: «Allora prendiamo atto che il provvedimento del tribunale è di condanna». «Credo che lei stia esagerando» è stata la risposta del giudice che è poi riuscito a riportare la calma in aula. Oggi, dopo aver partecipato all'udienza a Milano, Berlusconi torna a Roma per partecipare a un vertice a palazzo Grazioli con il segretario Angelino Alfano, i coordinatori e i capigruppo di Camera e Senato per fare il punto dopo il via libera alle mozioni sull'Europa promosse dal Pdl. Domani, invece, i vertici del partito si riuniranno per preparare il pacchetto di modifiche al decreto sulle liberalizzazioni. E tra i primi punti ci sono i taxi e le banche.

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