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Lavoro, cig al minimo Monti: necessarie riforme strutturali

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Il presidente del Consiglio Mario Monti e il ministro del Welfare Elsa Fornero

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Si va verso una revisione del sistema della cassa integrazione con una stretta sull'attuale durata e la sostanziale limitazione alla cassa ordinaria (52 settimane). L'uso della cassa sarà quindi limitatissimo e nei casi in cui si possa riprendere il lavoro rapidamente. Per il resto, dopo l'uscita dall'azienda, ci sarà un'indennità risarcitoria. E' la novità più importante scaturita dal confronto tra governo e sindacati sul lavoro. Il premier Monti rassicura che non si procederà per decreto sulla riforma del mercato del lavoro ma avverte che "i tempi non possono essere lunghi". FORNERO, PARTITI CON PIEDE GIUSTO "Siamo partiti con il piede giusto". Così il ministro del Lavoro Elsa Fornero commenta con i cronisti a Montecitorio l'esito del primo incontro sulla riforma del mercato del lavoro con i sindacati che, ha aggiunto il ministro, "ho trovato dialoganti". "La riforma degli ammortizzatori sociali è un capitolo importantissimo ma dobbiamo fare i conti con lo stato dei conti e le poche risorse che abbiamo". Fornero ha illustrato al tavolo governo-parti sociali un documento con le linee guida del Governo per la riforma del mercato del lavoro. E' articolato in 5 capitoli. I cinque capitoli sulle politiche per il lavoro sono: tipologie contrattuali; formazione e apprendistato; flessibilità; ammortizzatori sociali; servizi per il lavoro. La riforma del mercato del lavoro si farà insieme alle parti sociali ma in tempi stretti, in tre, quattro settimane avvalendosi del coordinamento del Governo. La riforma è "ambiziosa" ma il Governo non ha la pretesa di farla senza il "largo consenso" delle parti sociali. "E' dovere di questo Governo - avrebbe detto Fornero - portare tutti a discutere non per conservazione dell'esistente ma per il futuro, per la crescita e per l'Europa". Il confronto proseguirà con gruppi di lavoro "tematici e informatici". Misure "innovative solo per le nuove assunzioni". Far costare di più la flessibilità. Favorire la conversione dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato attraverso la graduazione degli sgravi contributivi anche in rapporto alla formazione svolta. Queste le linee indicate dal ministro del Lavoro al tavolo sulla riforma del mercato del lavoro sulla base del documento presentato alle parti sociali dal governo stesso. CAMUSSO "Oggi non ci sono notizie, abbiamo fatto solo una riunione propedeutica, dove il ministro Fornero ci ha illustrato una griglia di temi. Ci auguriamo che la giornata sia stata utile, la materia sul lavoro è complessa e richiede particolare attenzione". Lo ha detto Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, parlando in conferenza stampa al termine dell'incontro tra governo e parti sociali sulla riforma del mercato del lavoro. «Non ci possono essere scelte unilaterali del governo su questa materia - ha aggiunto Camusso - il confronto va accompagnato da ragionamenti di produttività e investimenti. Abbiamo fatto un riepilogo del nostro documento ribadendo i nostri temi fondamentali, a partire dalla riduzione della precarietà e lotta al sommerso. Noi continueremo a lavorare come Cgil, Cisl e Uil prima del prossimo incontro con il governo. Se dovessimo fare noi un titolo della giornata, sarebbe si è aperto il confronto», ha concluso Camusso. ANGELETTI Il confronto sulla riforma del mercato del lavoro "non può essere formale ma deve essere sostanziale". Lo afferma il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, chiedendo al governo di non mettersi in cattedra e fare come fa la maestra che corregge i compiti degli alunni con la penna rossa e blu. "Noi non siamo alunni di un tema che fanno i compiti e poi arriva la maestra che corregge con la matita rossa e blu. Questo metodo non porta da nessuna parte", ha detto Ageletti, aggiungendo quindi che non va bene lo schema secondo cui "il governo ci fornisce documenti e noi rispondiamo con altri documenti senza poi capire come si arriva alla sintesi". Il metodo di lavoro individuato nel corso dell'incontro di oggi a palazzo Chigi, ha aggiunto Angeletti nel corso di una conferenza stampa, prevede che "il governo la prossima settimana ci darà indicazioni sui vari titoli e noi proveremo a fare delle proposte e a trovare soluzioni a questi temi". In generale, ha concluso Angeletti, "noi per statuto siamo ottimisti", dobbiamo lavorare per "salvare questo paese". BONANNI "È importante che si sia fatta questa riunione in questo modo, un incontro che porti tra un mese a discutere dei nodi importanti che strozzano la possibilità di avere occupazione. Siamo scottati molto dalla discussione sulle pensione, con tutti i guai che ha seminato quel modo di fare, non molleremo questa questione". Così Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, al termine dell'incontro a Palazzo Chigi con il governo, sulla riforma del lavoro. Bonanni nel corso della conferenza stampa, ha insistito sull'apprendistato: «bisogna rafforzarlo più che sfoltire le altre forme di contratto, se si vuole andare incontro ai giovani serve un'opera di trasparenza e risparmiarci da forme improprie di flessibilità; no alla flessibilità che produce precarietà». Infine, sugli ammortizzatori sociali, Bonanni ha sottolineato che per il "governo l'unico problema è rendere possibile la copertura su tutti i lavoratori. Gli attuali ammortizzatori sono da migliorare, ma rimangono una buona chances per i lavoratori e poi l'articolo 18 non punisce ma fa solo da schermo". MARCEGAGLIA Nel corso dell'incontro di oggi a palazzo Chigi sulla riforma del mercato del lavoro "non si è parlato specificatamente di articolo 18". Lo ha riferito la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, nel corso della una conferenza stampa al termine del tavolo. Marcegaglia ha riferito che Monti durante la riunione ha auspicato che "tutta la riforma non si riduca a questo numero". "Si è parlato di flessibilità in generale, in entrata e in uscita, senza portare una soluzione specifica su questo tema. In attesa del nuovo confronto con il governo sulla riforma del mercato del lavoro le parti sociali lavoreranno fra loro per cercare di raggiungere delle posizioni condivise. Noi - ha precisato - proveremo a capire se su alcune questioni specifiche potremo trovare punti di sintesi fra di noi". Sul metodo di lavoro, ha spiegato Marcegaglia, "proseguirà il tavolo fisico e ci sarà una convocazione la prossima settimana, intanto noi ci scambieremo informazioni e punti di vista via web".

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