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A Roma la merce non arriva nei mercati. Si temono rincari

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Potrebbeessere questa la diretta conseguenza delle proteste dei Tir in tutta Italia. Ieri infatti si sono verificati «pesanti difficoltà di approvvigionamento ortofrutticolo nel Centro Agroalimentare di Roma per tutta la giornata», riferiscono dal Centro Agroalimentare della Capitale. «Lo sciopero in atto nel settore dei trasporti - spiegano dal centro Agroalimentare- i blocchi di alcuni dei caselli autostradali centromeridionali più utilizzati dagli autotrasportatori in movimento da Sud carichi di frutta e verdura per i mercati all'ingrosso del centronord e i timori degli spedizionieri stranieri degli eventuali lunghi fermi obbligati dei prodotti freschi spediti in Italia hanno ridotto del 70 per cento i flussi di ortofrutta entrati nel Car». Secondo i dati della Direzione operativa di Cargest, calcolati insieme ad alcuni dei grossisti interni, «ieri solo un 30 per cento e non più dei volumi di merce attesi nei box dell'Agromercato di Guidonia sarebbero arrivati a destinazione». «Grazie ai cospicui rifornimenti di domenica - spiega però l'Amministratore delegato di Cargest Fabio Massimo Pallottini - sarebbe esagerato parlare di una mancanza assoluta cioè di indisponibilità e irreperibilità di prodotti venuti meno nel Centro Agroalimentare Roma. Tra quanto arrivato ieri e quanto stoccato da giorni, è più corretto parlare di un drastico calo di volumi disponibili e di un inizio allarmante di situazioni di carenza e penuria di tutti i prodotti. Non solo quelli attesi da lontane regioni agricole del Sud, del Nord e dall'estero». Pallottini tiene però a precisare che la megastruttura «non ha abdicato alle sue funzioni di interesse pubblico e con duecento produttori agricoli dell'Agro romano che trasportano e vendono direttamente nel Centro Agroalimentare Roma i risultati del loro lavoro, assicura ancora un significativo volume di scambi». «Malgrado gli enormi quantitativi stoccati da giorni nelle celle frigorifere del centro logistico-distributivo di Guidonia - aggiungono dal Centro agroalimentare- le arance di tutte le tipologie iniziano a scarseggiare e la conseguenza dell'insufficiente approvvigionamento del Centro Agroalimentare Roma - che tratta il 60 per cento dei volumi di ortofrutta consumatinella Capitale e nel Lazio - è una spinta al rincaro dei prezzi nelle vendite al consumo».

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