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«Riformare gli Ordini per lottare contro la precarietà»

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Èl'obiettivo del meeting nazionale «Forum delle professioni», in programma oggi a Napoli dalle 9.30 al cinema Med. L'appuntamento è stato promosso dall'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili del capoluogo partenopeo di concerto con il Comitato unitario delle Professioni. «La parola d'ordine sarà "unità". L'obiettivo comune è quello di affrontare la riforma delle professioni con pragmatismo, proposte e posizioni che provengano da un'unica voce e non dal singolo pensiero», spiega Achille Coppola, numero uno dei commercialisti partenopei. Per questo motivo i relatori che parteciperanno all'appuntamento, moderato dal vicedirettore del Tg1 Gennaro Sangiuliano, non rappresenteranno le diverse categorie, ma le professioni nel loro insieme. «La necessità di operare riforme strutturali è evidente – aggiunge Coppola – ma è indubbio che la frammentazione degli Ordini professionali e la mancata sinergia con le Casse di Previdenza costituiscano un grave elemento di debolezza». «Le professioni si sono fatte trovare impreparate di fronte all'impressionante crescita del numero degli iscritti, più che raddoppiati nell'ultimo ventennio», ribadisce Vincenzo Moretta, consigliere segretario dell'Odcec. «Le cause? Il blocco del mercato del lavoro dipendente ha portato centinaia di migliaia di giovani a rifugiarsi negli albi professionali, con il risultato che questi nuovi professionisti rappresentano oggi la frontiera più avanzata della precarietà nel mondo del lavoro». Una riforma appare quindi necessaria, rimarca Bruno Miele, vicepresidente dei commercialisti napoletani: «Le tante entità del nostro Paese devono operare un massimo sforzo per un progetto di sviluppo strutturato delle professioni». A questo bisogna aggiungere i ripetuti attacchi provenienti dalla politica nei confronti delle professioni. «Si parte dall'assunto che le liberalizzazioni possono contribuire alla crescita del Paese, quasi imputando ai professionisti la responsabilità della crisi economica», sottolinea Maurizio De Tilla, presidente del Cup Napoli. «La reazione degli ordini appare giustificata, e il Forum di Napoli rappresenta la prima di tante manifestazioni in cui gli operatori del settore elaboreranno le loro proposte, che vanno dall'estensione degli incentivi attualmente previsti solo per le imprese alla realizzazione di una formazione continua professionale che sia incisiva e che porti a un innalzamento della qualità delle prestazioni e a congrue retribuzioni per i più giovani». D.M.

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