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Task-force olandese pronta a svuotare i serbatoi del gigante

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Oltre2.400 tonnellate di uno dei peggiori carburanti al mondo, almeno dal punto di vista ambientale: si chiama Ifo380 ed è tanto pesante che se dovesse sversare in mare coprirebbe il fondo con uno strato oleoso capace di uccidere tutto quello che c'è. I tecnici assunti da Costa Crociere per svuotare le casse della Concordia stanno aspettando il via del comitato tecnico-scientifico voluto dal capo della Protezione civile e commissario delegato all'emergenza Franco Gabrielli. La nave è stata circondata da tre cerchi concentrici di panne antinquinamento che dovranno evitare anche alla più piccola gocciolina di idrocarburo di finire in mare. Non è escluso che mentre si aspetta, il gigante affondato possa essere imbrigliato per evitare movimenti che cambino assetto allo scafo durante le operazioni di pompaggio. Ma adesso è il tempo di affinare il piano d'intervento, in attesa che arrivi la nave-tank dove pompare l'Ifo380. La prima fase è già scattata, con l'allestimento delle panne d'altura e il posizionamento delle barriere concentriche. Quando verrà dato il via (al massimo entro 36 ore) la nave appoggio affiancherà il relitto e i sommozzatori scenderanno in quota per agganciare i tubi alle valvole delle casse. Verrà soffiato vapore per liquefare il carburante dopo di che l'Ifo380 verrà aspirato via e sostituito con acqua per non far perdere l'equilibrio al relitto. L'operazione sarà assistita dalle navi di Castalia e dalla nave Orione della Marina militare. Intanto il presidente del Senato Renato Schifani si è recato al Giglio e poi ha fatto visita al commissario di bordo «eroe» Marrico Giampretoni, ricoverato a Grosseto. «Ritengo che in questi casi le responsabilità non siano mai di singoli - ha affermato Schifani -. La magistratura accerterà i fatti. Si farà chiarezza e chi ha sbagliato pagherà». Secondo il presidente del Senato «l'unico inchino è quello da fare a chi si è prodigato per soccorrere tante vite innocenti». Mar. Coll.

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