Lega in piazza a Milano. Bossi dal palco: "Governo infame"
Sono giunti in migliaia in piazza Castello a Milano da tutte le regioni del nord per "avvisare" l'esecutivo che i leghisti "non ci stanno e chiedono che il governo Monti vada a casa". "Governo ladro, giù le mani dai risparmi". "Autonomia subito o con le buone o con le cattive". "Centocinquant'anni di sfruttamento, la Padania ora vuole l'indipendenza". E ancora "governo Monti, tasse su tutti i fronti". E' questo il tenore degli slogan e dei cartelli che i militanti mostrano alla partenza del corteo. Più tardi, a piazza Duomo, tra i big del movimento per ora c'è solo l'intervento di Umberto Bossi, ma c'è chi ritiene che la folla potrebbe invocare anche quello dell'ex ministro dell'Interno Roberto Maroni. Al passaggio del corteo, che è partito da piazza Castello poco prima delle 10.30, i militanti inneggiano alla secessione. Alla testa del corteo, oltre a Roberto Calderoli, Federico Bricolo, Giancarlo Giorgetti e Roberto Maroni, c'è anche l'ex capogruppo alla Camera Marco Reguzzoni, protagonista dello scontro delle scorse settimane con l'ex ministro dell'Interno. E proprio nelle prime file spicca un cartello con la foto della vicepresidente del Senato Rosy Mauro assieme a Umberto Bossi con il titolo "Cerchio tragico, salvate il soldato Bossi". Ma "cerchisti" e "maroniani" sono diretti fianco a fianco a piazza Duomo. L'ex capogruppo Reguzzoni e Maroni dietro un lungo striscione della Lega guidano insieme ai militanti "maroniani" e "cerchisti" a Milano il corteo del Carroccio contro il governo. In prima fila l'ex ministro Calderoli, Giorgetti e Bricolo. Con Bossi, "è tutto a posto" ha assicurato Maroni: "Siamo un partito vero non di cartapesta". Calderoli: ci sono state delle discussioni, però l'unitarietà del Movimento è assoluta intorno a Bossì. L'europarlamentare Borghezio, in piazza Duomo con un'ascia celtica in mano: "è rinata la Lega delle origini". BOSSI BACCHETTA BERLUSCONI "Non vorrei che Berlusconi e il Pd si mettano d'accordo per fare una legge elettorale contro di noi. Non è possibile che Berlusconi voglia continuare a parlare con noi e contemporaneamente tenga in piedi questo Governo. Berlusconi, la Lega ti chiede di fare cadere questo governo infame, oppure non riuscirò a tenere in piedi il governo della Regione Lombardia". Così il leader della Lega Umberto Bossi dal palco della manifestzione del Carroccio a Milano, si rivolge all'ex premier. "Caro Berlusconi, non si può tenere il piede in due scarpe", ha proseguito il Senatur. LA REPLICA DI MONTI Se la Lega riflette sull'azione di Governo scoprirà che molte cose sono simili a quello che il partito di Umberto Bossi chiedeva al suo inizio. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Monti durante la trasmissione 'In 1/2 ora'. "Nel caso della Lega c'è una evoluzione recente che ha portato questo partito a essere frontalmente opposto del governo che presiedo, fenomeno del quale prendo atto con rispetto e sul quale non mi pronuncio. Avendo però seguito i passi iniziali della Lega sono convinto che molte delle cose che stiamo facendo corrispondono alle fasi originali della Lega: dare impulso all'impresa, dare respiro alla concorrenza, soprattutto a vantaggio delle Pmi. Sono sicuro che se la lega pensa ai suoi principi fondanti, sarà meno contraria".