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Farmacie, taxi e polizze Le timide riforme di Monti

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Il presidente del Consiglio Mario Monti, i ministro Passera, Balduzzi, Severino, il viceministro Grilli

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Aumentano le farmacie, i notai e, presumibilmente ma non subito, i taxi. Debuttano gli sconti anche sulle medicine in fascia A e arriva l'obbligo per gli avvocati di fare il preventivo ai clienti. Stop dunque alle tariffe. Norme più semplici per i giovani: gli under 35 potranno avviare una società anche con un capitale di un solo euro. Ma non è tutto. Confermata la separazione proprietaria di Snam Rete Gas da Eni. Inoltre se una banca obbligherà il risparmiatore a farsi carico di un'assicurazione sulla vita nel momento in cui accende un mutuo, dovrà offrire un menù di più assicurazioni concorrenti. Nel dl liberalizzazioni sono state decise pure alcune misure per abbassare i prezzi delle polizze Rc Auto. Ci saranno sconti per chi sceglierà di mettere nella propria macchina la scatola nera. Il decreto prevede anche orari più elastici per le farmacie e l'obbligo per i medici di indicare sulla ricetta il generico e non la medicina «griffata». Si conta, in questo modo, di abbassare la spesa farmaceutica, a livelli record nel nostro Paese. Più libertà per le edicole. Oltre alla soppressione del limite minimo di superficie per la vendita dei giornali si prevede anche la possibilità per gli edicolanti di praticare sconti sulla merce venduta. Saltate invece la liberalizzazione dei saldi, la norma che, nella precedente versione, abbassava il limite delle trivellazioni in mare da 12 a 5 miglia dalle aree protette e quella sullo scorporo di Rfi. Si toglie «qualche granello di sabbia», ha precisato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Catricalà, al meccanismo della class action, che dovrebbe essere più leggero. Ora il pacchetto, insieme con quello che fa partire le infrastrutture, viaggia verso il Parlamento e la prossima settimana, ha annunciato il premier Monti, sarà integrato da un decreto per le semplificazioni. Forse allora si scioglierà il nodo del pagamento dei debiti della pubblica amministrazione verso le imprese. «Dobbiamo rispettare i vincoli di bilancio - ha spiegato il ministro per lo Sviluppo, Corrado Passera - ma dobbiamo fare qualcosa». La soddisfazione del governo è evidente. Anche se le misure sono al di sotto delle aspettative. Piuttosto timide, insomma. Quello sulle liberalizzazioni è un pacchetto «corposo e incisivo» sul quale «mettiamo in conto che vi saranno commenti negativi perché in molti preferiscono lo status quo piuttosto che affrontare nuove sfide» ha detto il presidente Monti. Del resto, ha aggiunto, «se non riconsideriamo il modo di stare insieme non possiamo puntare alla crescita». Il Professore ha sintetizzato in questo modo la situzione dopo il consiglio dei ministri fiume, durato otto ore, che ha dato il via libera al tanto atteso decreto ribattezzato dallo stesso premier «Cresci Italia». «Più concorrenza e più spazio per i giovani, riconoscimento del merito e meno privilegi», ha detto ancora Monti, sottolineando che alla base del provvedimento c'è una grande azione sociale, non solo economica» e che il decreto va nella direzione dell'equità. FARMACIE Concorsi per aprirne altre 5 mila. Sconti sulle medicine in fascia A No alla possibilità di vendere i farmaci di fascia C (con obbligo di ricetta medica ma a carico del cittadino) al di fuori delle farmacie; un unico grande concorso straordinario per l'apertura di oltre cinque mila farmacie sul territorio, al quale potranno accedere i farmacisti non titolari e la previsione di sconti anche per i farmaci di fascia A direttamente pagati dal cittadino e di orari allargati per le farmacie. Sono i contenuti del decreto liberalizzazioni, relativamente al settore farmacie, illustrati ieri dal ministro della Salute Renato Balduzzi al termine del Consiglio dei ministri. Contenuti che lasciano però scontenti sia i parafarmacisti - che chiedevano la totale liberalizzazione della vendita dei farmaci C - sia Federfarma, che definisce il decreto «incoerente e squilibrato». TAXI Tira e molla sulle licenze. Deciderà l'Autorità dei trasporti Il tira e molla è durato per molti giorni. Alla fine tra governo e tassisti è finita con un pareggio. Almeno per ora. Perché l'esecutivo ha dato alcune indicazioni ma spetterà alla nuova Autorità dei Trasporti il compito di valutare città per città, d'accordo con i sindaci, l'opportunità di aumentare le licenze. Il governo accoglie la proposta dei tassisti: no alla possibilità di più licenze in capo a uno stesso soggetto, ma resta l'extraterritorialità, cioè un tassista con una licenza di un Comune potrà lavorare anche in altre zone. La stessa Autorità dei Trasporti dovrà stabilire se è necessaria la separazione tra la rete e il servizio ferroviario e definirà le regole per le concessioni autostradali vigilando sulla separazione tra fornitori del servizio e infastrutture. RC AUTO Tariffe più basse e più sicurezza con la scatola nera in macchina Il decreto contiene misure per assicurare che il prezzo delle assicurazioni Rc Auto, che sono cresciute in modo esponenziale, possano essere calmierate con sconti e franchigia ad esempio per chi sceglierà di utilizzare una scatola nera. La scatola nera, oltre a favorire una riduzione delle tariffe dei prezzi, potrebbe dare anche un sensibile contributo alla sicurezza sulle strade e portare ad una riduzione dei costi sociali degli incidentiche, secondo i dati Aci più recenti, superano i 28 miliardi di euro all'anno, di cui 2,15 miliardi per inabilità temporanea e 3,1 miliardi per inabilità permanente. La cosiddetta scatola nera fa infatti parte di quelle applicazioni dell'elettronica e del rilevamento satellitare che possono migliorare sensibilmente l'atteggiamento dei guidatori. BANCHE Preventivi di diverse assicurazioni prima di sottoscrivere il mutuo Se una banca obbliga il risparmiatore a farsi carico di un'assicurazione sulla vita nel momento in cui accende un mutuo, deve offrire un menù di più assicurazioni concorrenti. Questa è una delle misure previste nel pacchetto liberalizzazioni. Così il governo punta a dare una mano ai consumatori che, spesso, sono stati «costretti» dagli istituti di credito a firmare costose polizze assicurative per ottenere il finanziamentosperato. Non mancano le polemiche. Al momento, sostiene il leghista Gianluca Pini, ci sembra più che altro «un esercizio di ipocrisia politica» perché si è messo a punto «uno specchietto per le allodole» per evitare che la gente si accorgesse della «partita vera: la svendita del «patrimonio pubblico: dall'energia all'acqua». PROFESSIONISTI Aumentano i notai. Addio alle tariffe minime Il decreto liberalizzazioni tocca le categorie professionali i cui servizi sono assoggettati al controllo del ministero della Giustizia quanto al prezzo. Sono infatti abrogate tutte le tariffe professionali, sia minime sia massime per rendere libera la contrattazione tra il professionista e il cliente. A essere colpiti sono gli avvocati, commercialisti, architetti, ingegneri. Per i loro onorari non potranno più far riferimento ai tariffari che fissavano un costo incomprimibile e nemmeno superabile. Come in qualunque servizio regolato dal mercato il prezzo sarà legato alla contrattazione con il cliente. Sempre in tema di professionisti arriveranno 500 notai in più. Ogni tre anni verrà verificato il rapporto fra abitanti e notai per adeguare il numero alla numerosità della popolazione. GAS Separazione di Snam da Eni. Sì ai benzinai multimarca Arriva la separazione di Snam dall'Eni. La società che gestisce la rete dei metanodotti del gruppo energetico si staccherà definitivamente dal Cane a Sei Zampe. Già oggi per andare incontro alla liberalizzazione chiesta dall'Unione Europea esiste una seperazione funzionale ma non proprietaria. «Probabilmente con una separazione ben pensata tra infrastrutture e operatori si riuscirà ad avere nuovi investimenti e una riduzione dei costi del paese» ha spiegato Passera. Il settore del gas, aggiunge, è un settore «dove il Governo ha deciso di mettere una forte accelerazione a livello di concorrenza». Novità anche per i benzinai. Stop ai contratti di esclusiva tra gestori e compagnie, possibilità per i distributori di vendere anche prodotti non-oil, self-service senza limiti fuori dai centri abitati. AZIENDE I giovani le aprono con un euro di capitale. Tribunali ad hoc per il contenzioso Non mancano le norme che tendono a creare un clima più favorevole all'attività imprenditoriale. Impresa sarò più facile per i giovani che vogliono mettersi in proprio. Basterà solo un euro di capitale e non sarà necessario l'intervento del notaio per aprire società a responsabilità limitata Salta invece la norma che avrebbe consentito di pagare in Bot i debiti della Pubblica amministrazione. Salta anche la norma che prevedeva la possibilità di pagare i debiti con il fisco secondo rate variabili di importo crescente di anno in anno. Le sezioni dei tribunali specializzate in materia di proprietà industriale e intellettuale che già sono operative in alcuni tribunali diventano «sezioni specializzate in materia di impresa». Saltano infine i vincoli burocratici che oggi limitano l'avvio di una nuova impresa. EDILIZIA Imprese con meno vincoli. Niente Imu per 3 anni sulle nuove case Meno tasse e meno burocrazia per le imprese edili. Le società che costruiscono immobili non dovranno pagare la nuova Imu sulle case fabbricate per la vendita, per i primi tre anni. Ma arrivano norme per velocizzare i piani di edilizia e costerà meno realizzare «quartieri»: cala infatti la spesa obbligatoria prevista al 2% per «abbellire» le infrastrutture con opere d'arte. Si ammorbidisce la separazione tra Rfi, che controlla la rete ferroviaria, e Trenitalia. La decisione spetterà all'authority per le reti. Non c'è più la previsione di un decreto per indicare il «livello» di separazione. Il decreto per le liberalizzazioni rappresenta una vittoria a tutto campo invece sull'Alta velocità, che non dovrà seguire su tutta la tratta le procedure più costose ora previste. Secondo la separazione arriverà.

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