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Si arrabbiano anche gli attori: «Penalizzati gli spettatori»

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IlSai Slc Cgil «esprime perplessità e preoccupazione per la paventata liberalizzazione del diritto connesso degli artisti interpreti esecutori». «Perplessità – spiega Maurizio Feriaud segretario generale del Sindacato – poiché non è comprensibile, anche dal punto di vista giuridico, che si prenda questa discutibile strada per il diritto connesso lasciando saldamente in monopolio, alla Siae, il diritto d'autore. Preoccupazione poiché lo scopo di coloro che introducono le liberalizzazioni è quello di abbassare il prezzo del prodotto o servizio a vantaggio del consumatore che, davanti a più soggetti in competizione tra loro è portato a premiare quello che offre il prezzo migliore, cioè più basso». «Peccato che, nello specifico – prosegue – il consumatore non è il cittadino (parte debole nel rapporto con il grande distributore) ma l'utilizzatore di film o delle opere di fiction: dunque, le emittenti televisive o i distributori home video che, appunto, fisserebbero l'equo compenso con quella collecting, tra le varie in competizione, disposta ad accettare il prezzo più basso».

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