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Liberalizzazioni taxi, la rivolta continua

Un momento della manifestazione dei taxi al Circo Massimo a Roma

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Lancio di petardi ed insulti contro il presidente del Consiglio, Mario Monti. Non è ancora iniziata l'assemblea dei tassisti al Circo Massimo ma la loro protesta si fa già sentire. I manifestanti hanno esploso al centro del Circo Massimo una serie di quattro-cinque petardi ed un gruppo ha incominciato, tutto raccolto dietro uno striscione, a cantare «Chi non salta Mario Monti è», e ad insultare il Professore. Diversi gli striscioni portati dai tassisti, alcuni esposti sui prati del Circo Massimo, altri invece tenuti in mano: «Monti giù le mani dai tassisti italiani», si legge su uno, «Il nostro futuro non si tocca», e «Lasciateci lavorare», si legge su altri due, e infine «I taxi? Prima i vostri stipendi!». Intanto, stamane, disagi sono stati registrati all'aeroporto di Fiumicino, dove decine di passeggeri che devono raggiungere la Capitale non hanno trovato alcun taxi disponibile.   I COMMENTI DEGLI AUTISTI «Oggi nun se lavora». Sembra essere questa la scelta dei tassisti romani che questa mattina si sono radunati al Circo Massimo per un'altra giornata di mobilitazione e per partecipare all'assemblea promossa dai sindacati in vista dell'incontro con il governo fissato per oggi pomeriggio. «Nessuno ci ha dato disposizioni - ha spiegato uno di loro - Siamo qui perchè ognuno di noi vuole farlo. Poi se un collega vuole lavorare è libero di farlo, ma penso che oggi la maggior parte sta qui con noi». «È una giornata troppo importante, decisiva direi - ha aggiunto un altro tassista - e quindi non me la sento di essere in auto mentre amici e colleghi sono qui a protestare. Ecco il motivo per cui resterò qui oggi». E la linea dell'astensione dal lavoro sembrerebbe confermata dal gran numero di manifestanti giunti al Circo Massimo per partecipare all'assemblea di categoria che si terrà stamani in vista del secondo incontro tra sindacati e governo: al momento sono centinaia i tassisti in piazza e i due lati della via che costeggia il Circo Massimo sono diventati un'unica fila distesa di auto bianche parcheggiate.  

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