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I benzinai all'attacco: serrata di sette giorni

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Insettimana dovrebbe arrivare il decreto. Molto probabilmente venerdì, anche perchè il pre-Cipe, inizialmente previsto per oggi, sarebbe posticipato a domani. Monta intanto la protesta anche se alcune categorie per arrivare ad una decisione definitiva sul da farsi attendono di incontrare il governo. Non i benzinai però che hanno già proclamato 7 giorni di serrata. Ma non tutti, solo quelli aderenti alla Confcommercio. Decisione che però non viene apprezzata dai colleghi di Faib e Fegica che definiscono lo sciopero «intempestivo». E sciopereranno anche i ferrovieri dell'Orsa che si fermeranno il 27 gennaio. E parte anche il presidio dei tassisti al Circo Massimo a Roma. Qualche apertura arriva intanto per le professioni dopo l'incontro con il Guardasigilli, Paola Severino: sono state prese in esame, in particolare, «la possibilità di svolgere il tirocinio in parte durante i corsi universitari e l'ampliamento di posti da notaio». Quanto alle tariffe, altro tema spinoso, «verrà presa in esame la questione delle liquidazioni giudiziali del compenso». Inoltre il ministro ribadisce che «non è all'esame alcun provvedimento di abolizione degli ordini, nè degli esami di Stato. La nostra riforma mira ad una migliore qualificazione dei professionisti». Il ministro allo Sviluppo, Corrado Passera, prosegue il confronto: ha visto il presidente dell'Anci, Graziano Delrio, il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello e il collega alla Funzione Pubblica Filippo Patroni Griffi. Faccia a faccia anche con con l'ad Enel Fulvio Conti mentre i benzinai sono già stati incontrati dal sottosegretario Claudio De Vincenti. Insomma una doccia fredda per tutte le categorie che speravano in un rinvio per dare più tempo alle diverse trattative avviate. E le proteste continuano: i taxi si riuniscono a Roma in un presidio e molte sono le proteste in tutta Italia. E c'è chi li difende: Paolo Ferrero segretario di Rifondazione spiega: «la scelta del governo di liberalizzare i taxi è sbagliata e per questo appoggiamo la lotta dei taxisti». L'unica liberalizzazione di cui comunque vogliono sentire parlare i conducenti delle auto bianche - domani a Palazzo Chigi - è quella degli orari. E chiedono che si applichi la regola «una licenza, un'auto, un turno». Oppure i taxi collettivi. E mentre Figisc e Anisa, le due associazioni dei gestori dei distributori di benzina di Confcommercio, proclamano una maxi-serrata di 7 giorni i colleghi di Faib e Fegica, bocciano come «intempestiva» l'ipotesi dello sciopero. Il Codacons annuncia denunce sia alla Procura della Repubblica che alla Commissione di garanzia per l'attuazione della legge sullo sciopero. Caldo il fronte delle farmacie: Federfarma si dice pronta al confronto. Le parafarmacie vanno all'attacco: le farmacie non fanno gli sconti previsti sui farmaci di fascia C. E il Codacons annuncia un ricorso al Tar di tutte le Parafarmacie ed i farmacisti non titolari di farmacia.

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