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Aumentano le società in rosso e i fallimenti

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Lacrisi economica morde senza distinzione le piccole come le grandi imprese. A delineare lo scenario è il Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia nell'analisi delle ultime dichiarazioni dei redditi delle società disponibili, 2010 e 2011 sull'anno di imposta 2009. Si parla di una «profonda crisi economica» che «produce effetti su tutte le grandezze dichiarate dalle società». In un anno le società in perdita sono aumentate di 2 punti percentuali e il 37% ha il bilancio in rosso. Sempre più aziende, poi, dalle dichiarazioni fiscali risultano fallite o estinte. «La crisi economica - si legge nel documento del ministero - può spiegare il forte incremento delle dichiarazioni presentate da società in situazione di fallimento (+61,7%) o estinte (+52,08%)». In calo anche il reddito medio, sia per le grandi imprese che per autonomi e Pmi che rispondono agli studi di settore. Secondo quanto risulta dalle ultime dichiarazioni Ires disponibili, è pari a 256.980 euro, e segna una contrazione del 6,7% rispetto a quello dell'anno d'imposta 2008. «Nel 2009 le società di capitali hanno dichiarato un imponibile di 126.482 milioni di euro rispetto ai 137.244 milioni di euro nel 2008» e «la riduzione di quasi 8 punti percentuali è attribuibile primariamente alla grave crisi economica», ribadisce il ministero dell'Economia. Non va meglio alle società più piccole o a coloro che esercitano l'attività di impresa in forma autonoma. I redditi dichiarati dai soggetti che applicano gli studi di settore nel 2009 erano pari a 99,3 miliardi di euro, in calo (-8,7%) rispetto al 2008. La diminuzione è «molto forte» per il settore manifatturiero (-37%), ma si registra anche nel commercio e nei servizi (-7%); il settore dei professionisti sembra, invece, subire la crisi in misura più lieve (-1%). Complessivamente il 2009 è stato caratterizzato da una una forte riduzione del Pil reale (-5,1%) e di quello nominale (-3,1%). La ripartizione geografica dei profitti societari, anche nel 2009 vede la prevalenza del Nord. Il reddito d'impresa si conferma infatti «fortemente concentrato» nelle Regioni del Centro e del Nord: nel Sud e nelle Isole viene dichiarato solo l'8,5% del reddito d'impresa totale. Crescono più della media nazionale il settore «fornitura energia elettrica» (+36%) e le «attività professionali» (+6,6%). Aderiscono al regime del consolidato fiscale 21.352 società, con un aumento del 5,9% rispetto al 2008. Le società di capitali rivestono in massima parte (86,2%) la natura giuridica di società a responsabilità limitata. La quota di società in utile sono calate di oltre due punti percentuali (ora al 57,9%). Calano poi i contribuenti che pagano le tasse attraverso gli studi di settore; ma in questo caso ad incidere è la migrazione di parte della platea alla tassazione più agevolata riservata ai cosiddetti minimi. L.D.P.

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