Ora sarà battaglia legale per i risarcimenti
Melo ha chiesto la professoressa Mara Parmegiani indicandomi di formare un pool a difesa dei diritti dei passeggeri del naufragio della "Concordia". Molti di loro si sono già rivolti al mio studio». A parlare è uno dei più noti penalisti italiani, l'avvocato Nino Marazzita. I capi di imputazione che hanno portato all'arresto del comandante Francesco Schettino sono di omicidio colposo plurimo, disastro e abbandono della nave. «Il fatto di essersi avvicinato a 150 metri dalla riva è una circostanza inusitata e un evidente comportamento colposo. Si tratterà anche - ha spiegato il principe del Foro - di verificare se i soccorsi offerti dalla compagnia di navigazione siano stati adeguati e tempestivi. In tal senso ho ottenuto ampio mandato dai miei assistiti». Comunque, è bene ricordare i diritti economici dei turisti rimasti coinvolti nella tragedia. Diritti che se non rivendicati entro certi termini diventano inesigibili. Infatti, le norme del codice del consumo indicano in 10 giorni dal rientro il tempo limite entro il quale devono essere fatte valere le rivendicazioni che in questo caso sono di tre tipi: rimborso di quanto pagato per il viaggio; rimborso dei danni subito durante lo stesso (tutti i viaggiatori saranno senza più i bagagli, per esempio, e in molti saranno anche senza i documenti consegnati all'imbarco); danno da vacanza rovinata. Il tutto, ovviamente, dovrà essere valutato in seguito alla certezza dei motivi per i quali si è verificata la tragedia, cioè se si tratti di motivazione fortuita o negligenza, soprattutto per il rimborso relativo ai danni da vacanza rovinata. Nel primo caso (motivazione fortuita) la legge esclude rimborsi di alcun tipo (fatti salvi quelli previsti da specifiche assicurazioni, proprie del viaggiatore o dell'armatore); motivazione fortuita che, allo stato dei fatti, viste le immagini diffuse sulla vicinanza della nave all'isola del Giglio, ci pare inverosimile. L'inchiesta sulla «sirena» col saluto all'isola appare già ben avviata. In ballo ci sono una decina di assicurazioni: si parla di 450 milioni per il valore della nave e di 3 miliardi per il valore risarcitorio, suddiviso in un miliardo per l'equipaggio e in 2 per i passeggeri. Mar. Coll.