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Lega, Maroni: la base vuole il congresso

Il ministro Roberto Maroni

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"Sono stato colpito da una fatwa incomprensibile. Che cosa c'è di peggio di non poter incontrare i propri militanti, il popolo?". Così Roberto Maroni, ospite di Che tempo che fa, definisce la censura subita dal partito di non partecipare alle manifestazioni, poi ritirata da Bossi. "Non c'è alcuno scontro con Bossi da parte mia. Ieri è stata scritta una pagina importante perché si è levata la voce della base, che si è fatta sentire in maniera molto forte", ha detto l'ex ministro che replica ad una domanda di Fazio, glissando poi quando il conduttore gli ha chiesto se lo scontro fosse invece con il "cerchio magico". "Bossi mi ha chiamato e mi ha detto che non sapeva di questa cosa. Io non so ricostruire il retroscena, non mi interessa, so che c'è stata una decisione e poi è stata revocata sull'onda dell'affetto dei militanti verso di me", ha chiarito Maroni. "La Lega è la mia casa, il mio partito da sempre e spero per sempre. Sabato sarò a Milano e anche se ancora non conosco l'organizzazione penso che parlerò", ha annunciato Maroni assicurando la manifestazione per il prossimo week end a Milano contro il governo.   DA SOLI ALLE AMMINISTRATIVE "Se il Pdl è in maggioranza e noi in minoranza, a mio avviso l'alleanza per le amministrative è innaturale. Credo che la Lega debba andare sola alle amministrative ma è un'opinione personale", ha detto Maroni. "La richiesta che ho sentito dalla base della Lega è quella di un congresso: la condivido", ha continuato: "ma non sta a me convocarlo". "E' importante la democrazia in un partito, la Lega è un partito democratico, quindi condivido la richiesta del congresso", ha concluso l'ex ministro. DAL GOVERNO SOLO TASSE "Contestiamo il governo Monti per le cose che ha fatto: ha sostituito equità-crescita-rigore, che erano le parole d'ordine, con tasse-tasse-tasse. E poi proposte sull'immigrazione, lo ius soli, una specie di indulto... tutte cose per noi negative", sono le critiche del leghista al governo. Maroni rivendica che la "Lega è l'unica opposizione: l'Idv non è opposizione, perché ha votato la fiducia al governo, anche se è contraria a tanti provvedimenti. Svolgiamo un ruolo fondamentale per una democrazia, quello di rappresentare l'opposizione". Sul futuro del partito e la sua leadership Maroni risponde anche a una domanda su Renzo Bossi, figlio del senatur. Potrebbe essere lui il successore di Umberto alla leadership della Lega? "La questione non si pone... soprattutto non si pone in questa sede", è la secca replica di Maroni.  

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