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Quello slogan che era il vanto di Berlusconi

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Einfatti basta scorrere il tempo a ritroso per capire quanto cara sia stata per il Cav la frase «non mettere le mani nelle tasche degli italiani». 6 febbraio 2011: «Il nostro governo non ha mai messo le mani nelle vostre tasche». 3 maggio: «Noi non metteremo mai le mani nelle tasche degli italiani». 4 maggio: «Già è tantis- simo fare quello che abbia- mo fatto, mai messe le mani nelle tasche degli italiani». 10 maggio: «Affrontare la crisi senza mettere le mani nelle tasche degli italiani». 11 maggio: «Siamo orgogliosi di aver tenuto i conti senza mettere le mani nelle tasche degli italiani». 24 maggio: «Il governo non ha mai messo le mani nelle tasche degli italiani». 3 giugno: «Non abbiamo aumentato nessuna imposta e non abbiamo messo mai le mani nelle tasche degli italiani». Poi arriva il 12 agosto e il Cav ammette: «Siamo personalmente addolorati di aver dovuto fare questa manovra. Ma questa è l'unica eccezione al principio che ho sempre rispettato di non mettere le mani nelle tasche degli italiani».

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