Capodanno a Palazzo Chigi: la Lega attacca, Monti si difende
Il cenone di capodanno della famiglia Monti a Palazzo Chigi diventa un caso politico. L'ex ministro leghista Roberto Calderoli accusa il premier di aver speso soldi degli italiani per festeggiare l'arrivo del 2012. Ma Monti replica che non c'è stato nessuno spreco: la spesa è stata fatta in alcuni negozi del centro di Roma a spese della signora Monti, che ha anche servito la cena a tavola. Nel pomeriggio Calderoli prende carta e penna e chiede «se corrisponda alla verit… la notizia secondo cui la notte dell'ultimo dell'anno si siano tenuti dei festeggiamenti presso la Presidenza del Consiglio». È una richiesta di chiarimenti su «chi abbia sostenuto gli oneri della serata». Perchè, «se il premier ha utilizzato un Palazzo istituzionale e il personale per una festa privata - è la conclusione di Calderoli - dovrebbe rassegnare immediatamente le dimissioni». Passano poche ore e arriva la risposta di Monti, formale e puntualissima, con un pizzico di ironia. Festa? Si è trattato di «una semplice cena di natura privata, dalle ore 20.00 del 31 dicembre 2011 alle ore 00.15». La nota della presidenza è dettagliatissima: «Hanno partecipato - si legge - Mario Monti e la moglie, a titolo di residenti pro tempore nell'appartamento, nonch‚, quali invitati, la figlia e il figlio, con i rispettivi coniugi, una sorella della signora Monti con il coniuge, quattro bambini, nipoti dei coniugi Monti, di et… compresa tra un anno e mezzo e i sei anni». «Tutti gli invitati alla cena risiedevano all'Hotel Nazionale - prosegue la nota di Palazzo Chigi - ovviamente a loro spese». E i costi della cena? «Gli acquisti sono stati effettuati dalla signora Monti a proprie spese presso alcuni negozi siti in Piazza Santa Emerenziana (tortellini e dolce) e in via Cola di Rienzo (cotechino e lenticchie)». E per fugare ogni dubbio c'è anche un piccolo affresco di vita familiare del premier: «La cena Š stata preparata e servita in tavola dalla signora Monti». Infine una precisazione non senza malizia: «Il presidente Monti - si legge - non si sente tuttavia di escludere che, in relazione al numero relativamente elevato degli invitati (10 ospiti), possano esservi stati per l'Amministrazione di Palazzo Chigi oneri lievemente superiori a quelli abituali per quanto riguarda il consumo di energia elettrica, gas e acqua corrente». La nota sottolinea che «il presidente Monti evita accuratamente di utilizzare mezzi dello Stato se non per ragioni strettamente legate all'esercizio delle sue funzioni. Pertanto, il Presidente per raggiungere il proprio domicilio a Milano - conclude - utilizza il treno». Ma Calderoli non si arrende: «La toppa è peggio del buco - insiste - Una festa privata c'è stata. Verificheremo che non ci fossero davvero dei cuochi o dei camerieri».