Da Portofino a Capri gli 007 del Fisco non fanno paura
AJesolo, meta veneta del turismo estivo (soprattutto straniero), ci sono già stati e il sindaco Francesco Calzavara non è affatto preoccupato: «Il nostro target è diverso rispetto a Cortina ma nonostante i controlli, che abbiamo già avuto senza tanto clamore anche in piena stagione, non temiamo di subire ripercussioni sul turismo a causa dell'immagine che l'Italia ha avuto in questi giorni». «Niente da temere» anche per il sindaco di Portofino Giorgio D'Alia. Il gioiello della riviera ligure è spesso alla ribalta delle cronache per i vip che la frequentano e sicuramente si rivolge ad un "pubblico" molto vicino a quello che trascorre l'inverno a Cortina. Ma i controlli non spaventano: «Sono la normalità, sono routine, si possono fare in modo più o meno spettacolare ma è ovvio che si facciano». Da Nord a Sud per un'altra meta vip: Capri. Qui il primo cittadino Ciro Lembo, parlando all'Adnkronos, si dichiara più preoccupato «per il metodo» che «nel merito». «Anche noi - spiega - ci preoccupiamo che i controlli siano fatti con rigore e fermezza, ma anche con discrezione e buon senso. Preoccupati da un possibile effetto Cortina? Qui a Capri abbiamo un punto di servizio della Guardia di Finanza al porto, unità cinofile che controllano il porto commerciale e siamo noi a pagare da due anni gli alloggi per gli agenti che vanno ad aumentare l'organico della Finanza presente sull'isola». E mentre il Gazzettino riferisce di blitz del Fisco a Rovigo dove gli 007 hanno passato al setaccio società sportive e no profit, il pensiero vola veloce alla Sardegna, alto luogo simbolo delle "vacanze ricche". Qui a parlare è il sindaco di Olbia (la "porta" della Costa Smeralda) Gianni Giovannelli: «Tutte le iniziative devono essere efficaci, senza però creare un clima di caccia alle streghe o la demonizzazione di chi realizza profitti lecitamente, come professionisti e imprese, che pagano legittimamente le tasse e possono permettersi una tenore di vita di alto livello».