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Dallarapina si è passati a considerare anche altre tesi. Per esempio come racket e riciclaggio. Fantasie?Ipotesi certamente. Prima l'identikit dei responsabili era quello di persone che sotto l'effetto della droga avrebbero colpito la famiglia che tenevano d'occhio da un po'. Cercavano il bottino giusto per comprarsi una manciata di dosi e invece, a causa dell'alterazione, avrebbero perso la testa e il controllo della situazione sparando il colpo mortale. Ora alcuni retroscena aumentano il raggio delle indagini. I carabinieri registrano le voci che circondano questa vicenda oscura. A partire dalle minacce di estorsione che la famiglia avrebbe subito. Lui, come titolare di un money transfert in via Bordoni. Lei, come gestore del bar in via Tempesta. Lo hanno detto ieri amici e parenti. Lo ha rivelato il giorno prima il presidente onorario dell'associazione Associna, Marco Wong, riferendo di telefonate «sciacalle» ad alcuni suoi connazionali commercianti di Tor Pignattara: «Pagate il pizzo oppure farete la fine di quei due». I militari stanno coi piedi per terra ma non trascurano piste investigative. L'altra è quella di uno strano giro di soldi nella "banca" dell'uomo: è stato vittima di persone che vantavano crediti o volevano punirlo per denaro che non è mai arrivato a destinazione? Ipotesi.

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