Strategie e trucchi degli 007 della Finanza nei bunker a cinque stelle
Negliultimi anni sono finiti sotto i fari degli 007 del Fisco dalle ville in costa Smeralda, in cui si è scoperto che un terzo del prezzo veniva pagato in nero, agli yacht intestati a società, ma di fatto «barche» personali di noti imprenditori o personaggi di spettacolo. Come Cortina è stata presa di punta nel clou della feste invernali, così in estate sono state setacciate le discoteche dell'Emilia Romagna o gli stabilimenti balneari di mezza Italia. Sulla scia di queste operazioni, l'ultima manovra ha varato una tassa sul lusso, colpendo super-car, barche e aerei. Spulciando le statistiche fiscali, si scopre che oltre il 42 per cento dei possessori di barche sono contribuenti Irpef sotto i 20.000 euro. Tra i fortunati che navigano con mezzo proprio c'è poi quasi il 26-27 per cento che dichiara al fisco un reddito compreso tra i 20.000 ai 50.000 euro l'anno. Solo poco più del 30 per cento del popolo dei "navigatori" italiani può dunque definirsi ricco, sotto il profilo fiscale. Ci sono contribuenti dal reddito modesto anche tra i possessori di aeromobili: quasi il 26 per cento dichiara di vivere con meno di 20.000 euro l'anno. Un altro 30 per cento, sempre tra coloro che si muovono con l'aereo personale, guadagna, almeno questo è quanto figura nei loro modelli 730 o Unico, dai 30.000 ai 50.000 euro. Percentuali analoghe di quasi-poveri, infine, tra i proprietari di berline, terzo mezzo di locomozione colpito dalla nuova tassa sul lusso inserita nella manovra. Tra i proprietari di auto oltre i 185 chilowatt, il 31 per cento dichiara meno di 20.000 euro e il 36 per cento tra 20.000 e 50.000 euro. Anche gli abitanti di Cortina non se la passano proprio bene. Almeno stando alle loro dichiarazioni dei redditi. Scandagliando le statistiche fiscali pubblicate sul sito del Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia si scopre che il 51,2% dei quasi quattromila contribuenti dichiara un reddito inferiore a 20.000 euro l'anno. I "paperoni"? Pochissimi, poco più di un centinaio quelli che dichiarano un reddito superiore ai 100.000 euro l'anno, il 2,6 per cento dei contribuenti.