«Bastavano i controlli incrociati. Sbagliato criminalizzare i turisti»
L'esperienzae la professionalità dei funzionari dell'Agenzia delle Entrate «è tale che non sanno che i controlli incrociati tra auto di lusso e redditi del proprietario possono essere fatti direttamente al computer senza inutili atteggiamenti vessatori e criminalizzanti nei confronti degli operatori turistici e dei cittadini in vacanza». È la replica dura di Stefano Illing, presidente del Consorzio Cortina Turismo sul blitz nel capoluogo dolomitico. «Cortina deve garantire serenità ai suoi ospiti - rincara Illing - e l'Agenzia delle Entrate deve garantire serietà ed equilibrio nello svolgimento del suo importantissimo compito». Le reazioni al controllo lampo a Cortina arrivano anche dalla politica. Ammette che la «lievitazione» degli scontrini durante i controlli del Fisco a Cortina sono un fenomeno sul quale «è giusto andare a fondo», ma condanna il metodo dei blitz di Capodanno, Daniela Santanchè. «E adesso, cosa dobbiamo aspettarci, che qualcuno metta i cartelli con il commerciante disonesto e la scritta Wanted?», chiede provocatoriamente. L'ex sottosegretario del Governo Berlusconi, assidua frequentatrice di Cortina, non è invece incredula davanti ai dati delle super-car risultate appartenere anche a persone con dichiarazioni da meno di 30mila euro l'anno. «Le macchine di grossa cilindrata non sono in sé un caso significativo. Il titolare - dice - può avere effettivamente un reddito basso e l'auto essere intestata all'azienda che ne paga il leasing. Bisognerebbe vedere caso per caso, non mi scandalizza. Ripeto invece - spiega Santanchè - che non mi piace questo metodo dei blitz da polizia fiscale, da elenco di proscrizione, fatti in un modo che sortiscono l'effetto di far scappare i turisti da una località come Cortina. I controlli fiscali sono giusti, per me pagare la tasse è motivo di orgoglio - conclude - ma i blitz mediatici a Capodanno o Natale no. Meglio fare verifiche serie durante tutto l'anno». Dello stesso avviso, e ancora più netto, Fabrizio Cicchitto: «Proprio il comunicato dell'agenzia delle imposte del Veneto spinge a pensare che quella di Cortina rientra più in una operazione politica e mediatica di carattere straordinario e propagandistico che non in un lavoro serio e organico di tipo ordinario, fatto con sobrietà, riserbo e serietà come dovrebbe essere tipico di una agenzia che si chiama agenzia delle Entrate», attacca il capogruppo del Pdl alla Camera che già nei giorni scorsi si era espresso contro l'operazione lampo del Fisco a Cortina alla vigilia di Capodanno. «I controlli e la lotta all'evasione sono sacrosanti ma pensiamo ci voglia più rispetto per la gente che lavora e che da lavoro», è invece il primo commento del sindaco di Cortina d'Ampezzo Andrea Franceschi al bilancio dell'Agenzia delle Entrate. Politici, ma non solo. Don Davide Fiocco, parroco del capoluogo ampezzano, nell'apprendere degli esiti dei controlli nella sua città ci tiene a raccontare un presente fatto anche di semplicità e di problemi legati alla crisi. C'è anche una Cortina che vive la normalità dei problemi quotidiani, oltre la patina luccicante dei vip che calano a Capodanno, è il suo messaggio: «C'è un paese che fa i conti come tutti con le ristrettezze economiche - spiega - nel quale, ogni tanto, arrivano i vip».