Le Borse brindano al 2012. Lo spread resta sopra quota 500
Imercati sono diventati troppo volubili e su qualsiasi movimento incombe, minacciosa, la spada della speculazione. Ciò nonostante, se il buongiorno si vede dal mattino, il 2012 potrebbe essere un anno positivo. Nella prima seduta del nuovo anno, nonostante la chiusura di diverse piazze europee e mondiali, le Borse chiudono tutte in territorio positivo con Francoforte regina in rialzo del 3% e Milano che la segue a ruota con un +2,42%. Resta alta, invece, la tesione sui Btp con lo spread che, pure in calo, chiude di un soffio sopra quota 500 punti. A spingere gli indici sono alcuni dati macro economici che arrivano dalla Cina e dall'Europa. A dicembre l'indice Pmi manifatturiero della Cina è infatti salito oltre le attese arrivando a 50,3 (a novembre era a 49). Per alcuni economisti potrebbe essere il segno di una stabilizzazione del rallentamento dell'economia nonostante la crisi del debito europea continui a frenare l'export cinese. Migliorano anche gli indici Pmi manifatturieri dei Paesi europei (da 46,4 a 46,9) anche se continuano a segnare una contrazione per il quinto mese consecutivo, restando al di sotto di quota 50 che fa da spartiacque tra espansione e contrazione del ciclo. Segnali positivi arrivano poi dalla Germania che chiude il 2011 con un record nel numero degli occupati, saliti per la prima volta sopra i 41 milioni, livello mai superato dai tempi della riunificazione. Mentre la disoccupazione resta sotto il 7%, il livello più basso da oltre 20 anni. Sul fronte del debito sovrano si resta sulla soglia calda dei 500 punti. Lo spread con il bund tedesco scende rispetto a venerdì scorso (era a 527), si porta nel corso della seduta a 499 ma alla fine chiude a 501 punti, mentre il tasso sul decennale si ferma 6,92%. Da segnalare gli acquisti della Banca Centrale Europea sul mercato secondario. L'Eurotower ha reso noto di aver comprato 462 milioni di bond contro i 19 milioni della settimana prima, aggiungendo che oggi drenerà dal mercato 211,5 miliardi di euro in depositi a una settimana, per sterilizzare la liquidità creata dal programma di acquisto di titoli di Stato. Per le valute, tra le "Cassandre" che prevedono a breve la fine dell'euro, il 2012 si apre con la divisa del Vecchio Continente sostanzialmente stabile sul dollaro e in calo sullo yen. Positivi, infine, tutti i listini. Chiuse per festività Londra, Wall Street e buona parte delle Borse dell'area Asia e Pacifico, crescono Parigi (+1,98%), Madrid (+1,84%) e Amsterdam (+1,39%). «Il primo giorno dell'anno, un sacco di investitori, dopo aver pulito i loro portafogli, hanno liquidità da investire» commenta un gestore.