Giorgio Napolitano convince tutti, tranne la Lega.
«Sembrail discorso di Cetto Laqualunque, un messaggio tratto dal film "Qualunquemente" - commenta Roberto Calderoli - Per contenuti ricorda la conferenza del premier Monti: un libro dei sogni con tanti luoghi comuni». La cosa che più ha infastidito l'ex ministro, però, «è non c'è nessun accenno al federalismo: questa è una colpa! - attacca - Penso che ormai l'Italia sia il passato e il futuro sia la Padania». «Napolitano può fare tutti i discorsi che vuole, ma c'è molta retorica e poca sostanza», aggiunge Marco Reguzzoni capogruppo alla Camera. Più attento a non cadere nel tranello di commentare le parole del Capo dello Stato, Matteo Salvini: «Stavo preparando il risotto alla salsiccia, perciò non ho ascoltato il discorso - spiega - D'altronde non c'è ancora un decreto che mi impone di sentire gli inutili interventi a reti unificate di Monti e Napolitano. Diciamo che godo di un residuo di libertà». E sul Carroccio è subito bufera. Lega di lotta a parte, il discorso di Napolitano viene accolto con favore dalle altre forze politiche. Il presidente del Senato, Renato Schifani, plaude al discorso «alto, realista, coraggioso e onesto, istuzionalmente impeccabile». La seconda carica dello Stato sottolinea «il richiamo alla responsabilità dei partiti perché assicurino l'attuazione dell'indispensabile agenda delle riforme». Gianfranco Fini afferma invece che «tutti gli italiani devono esser grati a Napolitano per aver indicato la via per un futuro migliore. Il suo appello non cadrà nel vuoto perché gli italiani riconoscono in lui una guida morale», assicura. Silvio Berlusconi ha chiamato il Capo dello Stato per fargli gli auguri e esprimergli apprezzamento per il messaggio di fine anno mentre l'ex sottosegretario Gianni Letta parla di un discorso «saggio» e di un «importante appello alla fiducia e alla speranza». Napolitano viene promosso anche dall'Idv, spesso critico nei suoi confronti. «Il discorso - commenta Di Pietro - è sostanzialmente condivisibile giacché si è soffermato sulle cause che hanno portato a questa crisi». Il segretario del Pd Bersani si sofferma sul «richiamo appassionato al destino comune degli italiani» e sostiene che «bisogna corrispondere a quel richiamo con giustizia, solidarietà e con coraggio». Positivi anche i commenti del Pdl. «Le sue parole - spiega Alfano - evocano la forza di un Paese che ancora una volta è chiamato a risollevarsi con il contributo di tutti». Approfitta dell'occasione per mandare un messaggio al governo, invece, Gasparri: «Mi auguro - commenta - che anche il governo trovi la tensione ideale che Napolitano ha espresso e che a Palazzo Chigi oggi non abbonda».