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Monti lancia la fase 2 Cdm muto sulle misure

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Il presidente del Consiglio Mario Monti

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«Fase due» pronti via. Mario Monti richiama i "suoi" tecnici dalle vacanze natalizie (il governo italiano c'è ed è al lavoro, è il messaggio trasmesso al Paese e - soprattutto - all'Europa) e detta loro la tabella di marcia. Varato il decreto «salva-Italia» è ora il momento della crescita. Il governo è al lavoro su un'ampia serie di interventi, tra nuovi disegni di legge e norme attuative delle misure già varate. Ma il 2012 non guarderà solo e strettamente all'economia, con la scure che punterà a disboscare lobby e spese inutili (spending review è la parola d'ordine, con un taglio agli sprechi che si spera possa raggiungere i 5 miliardi). C'è anche il «pacchetto infrastrutture», al quale sta lavorando il ministro Corrado Passera per far ripartire le opere considerate strategiche e prioritarie, ma ferme al palo per intoppi procedurali e autorizzativi, per ritardi nell'affidamento delle gare e che rischiano anche la revoca dei finanziamenti. Ci sono la riforma della giustizia civile, le misure per far ripartire la scuola, le liberalizzazioni (entro gennaio arriverà un disegno di legge organico sulla concorrenza, che riproporrà il piano anti-lobby, partendo dai capitoli accantonati di taxi e farmaci) e - perché no - la riforma del mercato del lavoro di Elsa Fornero. L'obiettivo è quello di favorire l'occupazione attraverso l'arrivo del contratto unico, ma sarà necessario uno stretto confronto con le parti sociali e bruciare i tempi sarà difficile. Rimane una priorità anche l'accelerazione dei pagamenti della Pubblica Amministrazione, ma anche qui il nodo richiederà ancora qualche riflessione. C'è poi l'ampio capitolo del fisco. Il disboscamento delle agevolazioni fiscali e assistenziali dovrà arrivare entro metà anno: si riuscirebbe così a ridurre le aliquote Iva, ora alzate per dare certezza e sostanza alla manovra. Presto potrebbero poi arrivare il ddl per la riforma del catasto e, attraverso la via parlamentare, norme più precise per la lotta all'elusione fiscale e alla corruzione. Non solo conti e bilanci da far quadrare, insomma, ma anche l'avvio dei progetti da parte di tutti i singoli dicasteri nei diversi settori di competenza.   L'ultimo Consiglio dei Ministri dell'anno serve allora più che altro a serrare le fila, così da assicurare una ripresa a razzo dopo le festività. I ministri - questa la raccomandazione fatta dal premier - dovranno farsi trovare pronti: hanno circa un mese per lavorare ad un pacchetto di misure «forti» che diano una scossa immediata all'economia. Monti delinea i punti salienti del programma e poi la parola passa ai tecnici. Con un lungo giro di tavolo mettono sul tappeto obiettivi e strumenti per raggiungerli. È l'occasione per un «ampio dibattito». Un calendario preciso dei lavori non sarebbe stato ancora messo a punto ma il governo è apparso «unanime» e compatto. Per Capodanno ciascun ministro dovrà svolgere i propri «compiti a casa», per essere poi pronto alla ripresa dell'attività parlamentare. A cdm concluso, le bocche dei rappresentanti del governo restano cucite. Sarà il professore in persona, nella tradizionale conferenza stampa di fine anno che si terrà oggi alle 12, a spiegare agli italiani le prossime mosse che l'esecutivo intende mettere in atto per salvare il Paese. «Sarà molto interessante sentire il premier e la lettura che darà dell'azione di governo svolta finora e di quella in prospettiva», si limita a dire il ministro della Cooperazione, Andrea Riccardi, rispettando la rigida consegna del silenzio. «Una fase due? - aggiunge solo - Credo che ci sarà anche una fase tre, quattro e cinque». L'attesa è, dunque, tutta per le parole del premier. Ma non solo. I riflettori sono sempre puntati sul mercato dei titoli di Stato. Il quadro macro economico non è ancora disteso. Gli spread viaggiano sui 500 punti. La forte riduzione del tasso registrato all'asta dei Bot semestrali è però un'importante boccata d'ossigeno per il governo, anche per il valore che rappresenta per i conti pubblici. La soddisfazione di Monti filtra anche dalle stanze di Palazzo Chigi. Bisognerà però attendere l'asta dei Btp per trovare ulteriori conferme. Il cantiere del governo è comunque aperto. Muovere il pil e mantenere gli impegni con l'Europa, questi gli obiettivi minimi del professore. Finché non verranno raggiunti, i ministri non conosceranno Natale.

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