Riecco Berlusconi: "Io sempre in pista"
Torna in pista. Anzi, afferma di non essere mai uscito. Guarda avanti Silvio Berlusconi. E sembra già proiettato alla campagna elettorale sebbene la data delle elezioni non sia ancora fissata e sebbene il governo Monti sia ancora saldamente alla guida del Paese. Il Cavaliere telefona, come tradizione nel giorno di Santo Stefano, alla comunità Incontro di don Gelmini e spiega: «Davvero abbiamo bisogno di un grande cambiamento, una grande riforma dell'architettura istituzionale per potere rendere governabile il nostro Paese». E aggiunge subito dopo: «Se riusciremo a farlo in questo tempo che ci divide dalla fine della legislatura potremo veramente dire che abbiamo fatto qualcosa di grande e di importante». È un Silvio Berlusconi ringalluzzito. Su di giri. Soprattutto dopo l'ultima udienza del processo Mills, processo nel quale l'avvocato londinese ha completamente scagionato il Cavaliere rendendo così sempre più difficile una eventuale condanna. Forse è anche per questo che l'ex premier ci tiene a far sapere che non non abbandonerà la scena politica. Tutt'altro, puntualizza subito: «Sono sempre impegnato per la nostra forza di libertà, resto sempre in pista anche per il futuro». Parla di un Pdl in ottima forma e prova a tirare su il morale dei fedelissimi visto che in sala ad Amelia, in provincia di Terni, ci sono anche Maurizio Gasparri e Carlo Giovanardi: «Voglio ricordare a noi stessi - sono ancora le parole del leader del Pdl - che siamo sempre il partito di maggioranza in Parlamento e che i sondaggi ci danno in forte anzi fortissima ricrescita perché gli italiani sono preoccupati». La preoccupazione per il futuro, la crisi economica, la recessione incombente sono i temi che introducono la manovra economica. Per meglio dire: offrono il pretesto per attaccarla pesantemente perché rischia di dare una mazzata al nostro sistema produttivo: «Fino all'estate scorsa - rivendica Berlusconi - abbiamo sempre tenuto i conti in ordine tagliando le spese invece di aumentare le imposte. Ora però con le nuove tasse si finirà per comprimere i consumi e portare in recessione l'economia». Una situazione che fa sì che gli «italiani siano sempre più preoccupati». Berlusconi poi tiene a «ricordare prima di tutto a noi stessi che siamo sempre il partito di maggioranza in Parlamento e anzi i sondaggi ci danno in fortissima ripresa» proprio perché «gli italiani sono sempre più preoccupati». Detto questo, il leader del Pdl assicura che «restiamo vigili per fare il bene del nostro Paese» anche se la soluzione alla crisi «deve venire dall'Europa perché è l'Europa che deve cambiare». Infine, un saluto speciale per don Gelmini: «Spero che tu vada avanti con l'impegno e la forza di sempre». «In questa giornata di festa - afferma Berlusconi, parlando con il fondatore che assiste circa 700 tossicodipendenti - sono stupito dal numero di ragazzi che lasciano la comunità. Avete fatto del bene, avete saputo trarre dal male un bene, per tanti ragazzi. È davvero una cosa straordinaria». Don Gelmini, che ha invitato Berlusconi nella casa madre di Amelia, ricorda quindi che dal centro della Thailandia («che tu hai largamente aiutato quando ci fu lo tsunami», dice a Berlusconi) escono oggi 383 ragazzi. «Un numero rilevante - sottolinea don Pierino - è fantastico». Delle varie questioni affrontate oggi «parleremo quando ti verrò a trovare», conclude Berlusconi.