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Governo, Monti lancia la Fase 2

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L'intervento del Presidente del Consiglio Mario Monti in aula al Senato

Bot a ruba ma lo spread risale

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È terminata dopo quasi tre ore la riunione del Consiglio dei ministri iniziata alle 15,30 a Palazzo Chigi. Sul tavolo del governo nessun provvedimento concreto della cosiddetta "fase due", ovvero le misure attraverso le quali il premier Mario Monti intende rilanciare la crescita economica, ma l'illustrazione da parte del presidente del Consiglio del programma di lavoro delle prossime riunioni.   LIBERALIZZAZIONI IN CIMA ALL'AGENDA Un prima via libera sul pacchetto delle liberalizzazioni dovrebbe avvenire già la settimana prossima. Secondo quanto si apprende da fonti ministeriali è in programma il 3 o il 4 gennaio un altro Consiglio dei ministri. Si partirà, viene riferito, dai settori rimasti fuori dalla manovra: trasporti pubblici, servizi postali, taxi e farmacie. La nuova riunione avverrà pochi giorni prima dell'incontro che Mario Monti avrà con Nicolas Sarkozy a Parigi. Il premier oggi con i membri dell'esecutivo è tornato sulla necessita' di puntare sulla crescita e sullo sviluppo, ma ha insistito anche sull'importanza di ridurre le spese. Ragionamento ripetuto anche al presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, nell'incontro tenutosi a palazzo Chigi. La situazione è difficile, non ci sono soldi, bisogna contenere i costi, ha spiegato il presidente del Consiglio. Anche il responsabile dello Sviluppo, Corrado Passera, riferiscono fonti ministeriali, in Consiglio dei ministri ha sottolineato la mancanza di risorse e l'importanza di puntare su un piano di spending review per dare un'ulteriore stretta. L'ipotesi del prestito forzoso, riportata oggi da alcuni quotidiani, viene invece smentita perché, questa la tesi, si tratterebbe di una misura recessiva. A breve sarà poi convocato una riunione del Cipe per sbloccare fondi per le infrastrutture. Si punta molto sul project financing, sul piano per il sud e anche sulla riforma degli ammortizzatori sociali. L'imperativo, però- ha più volte rimarcato il premier ai ministri - è non allentare l'attenzione sulla tenuta dei conti e quindi - ha argomentato Monti secondo quanto viene riferito - è assolutamente necessario contenere le spese. TITOLI DECENNALI ALL'ASTA Oggi il Capo del governo ha espresso soddisfazione per l'esito del collocamento dei titoli di Stato nell'asta effettuata oggi dal Tesoro. Domani la prova più importante: all'asta andranno i titoli decennali e il presidente del Consiglio punta ad un buon risultato per poi annunciare nella conferenza stampa di fine anno le determinazioni del governo. Oggi i ministri - nel Cdm hanno illustrato le misure che i singoli dicasteri intendono portare avanti - hanno ribadito all'unanimità il giudizio positivo sul piano dell'esecutivo. Il premier vorrebbe il via libera entro gennaio, ma dovrà confrontarsi con le forze politiche. I partiti restano alla finestra. Per il Pd il risultato di oggi dell'asta sui titoli è la dimostrazione che si è imboccata la strada giusta. Più cauto il giudizio del Pdl che ha manifestato la propria contrarietà su un pacchetto di liberalizzazioni che coinvolga solo alcune categorie, come per esempio quella dei tassisti e dei farmacisti. Silvio Berlusconi, spiegano fonti parlamentari di via dell'Umiltà, continua a manifestare perplessità per la mancanza di provvedimenti sulla crescita. Anche la riforma sul catasto che il governo ha intenzione di varare sarebbe stata accolta dall'ex premier con molta freddezza. DOMANI LA CONFERENZA STAMPA Nessuna dichiarazione o conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri durante il quale ilMonti ha illustrato ai colleghi di governo i contenuti della "Fase due". È il ministro della Cooperazione, Andrea Riccardi, lasciando palazzo Chigi a spiegare che la scelta del silenzio di oggi è stata fatta per lasciare al premier il compito di illustrare domani, nella tradizionale conferenza stampa di fine anno, le prossime azioni del governo: "Domani saremo tutti ad ascoltare Monti, sarà interessante - assicura Riccardi - sentire la lettura che darà Monti dell'azione di governo e della prospettiva". All'inizio dei lavori, Monti ha illustrato ai Ministri i punti salienti del programma di lavoro da lui previsto per le prossime riunioni del Consiglio dei Ministri. Dopo un ampio dibattito - si legge nel comunicato di Palazzo Chigi -  il consiglio ha unanimemente condiviso quanto proposto dal Presidente. Tenuto conto dell'imminente scadenza dei termini per esercitare la delega, il Consiglio ha poi approvato due provvedimenti, predisposti dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Catania, concernenti: - un decreto legislativo che riordina, coordina ed integra la normativa in materia di pesca e acquacoltura, al fine di consentire una corretta applicazione dei Regolamenti europei che definiscono gli obiettivi di questa attività nei Paesi dell'Unione; il testo ha ricevuto il parere del Consiglio di Stato, della Conferenza Stato-Regioni e delle Commissioni parlamentari; - uno schema di decreto legislativo che integra la normativa vigente (di recepimento della relativa direttiva europea) in materia di misure di protezione di vegetali e prodotti a base vegetale da organismi nocivi, integrando modalità ed organizzazione dei controlli all'importazione. Sul testo, di cui è co-proponente il Ministro per gli affari europei, Moavero Milanesi, esprimeranno parere la Conferenza Stato-Regioni e le Commissioni parlamentari. DE LISE ALL'AGENZIA PER LE INFRASTRUTTURE Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Passera, il Consiglio ha approvato un regolamento teso a conseguire una più razionale organizzazione di alcuni Uffici marittimi periferici nel Lazio, in Puglia, in Campania, nelle Marche, in Sicilia e in Sardegna (in particolare Civitavecchia, Barletta, Capri, Ponza, Porto San Giorgio, Sant'Agata di Militello, Ostia e Cagliari), al fine di equilibrarne compiti ed efficienza dell'azione di controllo rispetto all'importanza dell'area marina, al volume dei traffici, ai flussi turistici ed ai fattori antropici. Allo scopo di proseguire le operazioni di contrasto all'emergenza causata dai problemi del traffico e della mobilità, il Consiglio ha prorogato due stati d'emergenza già deliberati per i Comuni di Messina e di Mestre. Previa relazione del ministro dell'Interno, Cancellieri, il Consiglio ha preso in esame la situazione relativa allo smaltimento dei rifiuti nella Provincia di Roma ed ha deciso di mantenere lo stato di emergenza ambientale per evitare interruzioni nell'attuale ciclo di smaltimento e scongiurare il rischio di irreparabili pregiudizi alla salute dei cittadini. Infine il Consiglio ha approvato, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Passera, il conferimento dell'incarico di Direttore generale dell'Agenzia per le infrastrutture stradali e autostradali al dottor Pasquale de Lise. Il Consiglio è terminato alle ore 18,10. In discussione anche l'esame di una serie di decreti legislativi e presidenziali. Nel dettaglio all'ordine del giorno, si legge sul comunicato della convocazione, ci sono le indicazioni  del Presidente del Consiglio sul programma di lavoro delle prossime riunioni del Consiglio dei Ministri; il decreto legislativo per il riassetto della normativa in materia di pesca e acquacoltura, e il decreto legislativo che contiene le misure di protezione contro l'introduzione nella Comunità europea di organismi nocivi ai vegetali; il regolamento dell'adeguamento delle tabelle relative ad alcuni uffici marittimi. Domani invece è prevista la conferenza stampa di fine anno di Mario Monti, trasmessa in diretta dal Gr Parlamento dalle 11.55 alle 13.25.   PROFUMO E RICCARDI AL COLLE Questa mattina due ministri sono stati ricevuti al Quirinale dal capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Si tratta di Andrea Riccardi, responsabile della Cooperazione internazionale e l'Integrazione, e il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Francesco Profumo. Il presidente della Repubblica ha ricevuto questa mattina anche il Presidente dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana e Presidente del Comitato nazionale dei Garanti per le Celebrazioni del 150esimo dell'Unità d'Italia, Giuliano Amato.  

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