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Il Cdm avvia la "fase due"

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Veduta dall'alto della capitale

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Primo giro di tavolo domani in Consiglio dei ministri sui provvedimenti per far decollare la fase due: le misure per la crescita. Archiviato il capitolo manovra, l'obiettivo ora è quello di dare un segnale dell'impegno del governo per lo sviluppo. Il nuovo pacchetto di misure allo studio sarà incentrato su liberalizzazioni, riforma del mercato del lavoro e infrastrutture. Ma si lavora anche al piano di spending review per tagliare gli sprechi e resta sempre aperto il capitolo della delega fiscale. Su questo fronte un nuovo appello ad accelerare e' arrivato dai sindacati. Al momento si esclude un provvedimento d'urgenza. Il cdm è stato convocato infatti per dare attuazione ad alcuni decreti amministrativi ma la riunione di domani sarà occasione per avviare il confronto e soprattutto per preparare la conferenza stampa di fine anno convocata per dopodomani. Secondo quanto si apprende si sta lavorando a provvedimenti normativi settore per settore ma in una logica di sistema che si sviluppera' mese dopo mese. Domani potrebbe quindi essere definita la strategia e la tabella di marcia per le prossime mosse. Nella fase due dovrebbe rientrare anche il piano per il Sud, come ha riferito il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, al termine dell'incontro con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà. Sul fronte delle liberalizzazioni l'obiettivo è quello di accelerare su alcuni settori chiave rimasti fuori dalla manovra: taxi, farmacie, servizi pubblici e trasporto locale ma anche energia e servizi postali. Non è escluso che già domani possano essere indicate le linee guida di un provvedimento che potrebbe arrivare entro gennaio. Quanto al capitolo Infrastrutture, il Cipe che si è svolto ai primi di dicembre ha sbloccato interventi per cinque miliardi ma una prossima riunione potrebbe essere convocata a breve per sbloccare un'altra tranche di fondi per far ripartire una serie di cantieri e di opere considerate strategiche per il Paese. Resta inoltre l'obiettivo di rilanciare il project financing. C'e' poi la riforma del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali. Accantonata almeno per il momento la revisione dell'articolo 18, il ministro del Welfare punta a un contratto non precario e unico che permetta ai giovani di entrare nel mondo del lavoro con garanzie maggiori. Si lavora anche alla riforma del catasto: cambieranno i parametri di valutazione degli estimi catastali. Primo fra tutti, la determinazione del valore di un immobile in base ai metri quadri e non piu' in base ai vani. La riforma sara' imperniata su alcuni principi base, come la costituzione di un sistema che contempli assieme alla rendita, il valore patrimoniale del bene, al fine di assicurare una base imponibile adeguata da utilizzare per le diverse tipologie di tassazione e il superamento del sistema vigente per categorie e classi in relazione agli immobili ordinari.

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