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Le agenzie apprezzano le riforme spagnole. A Vienna resta la tripla A

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DaMadrid il governo di centrodestra annuncia che il 30 dicembre prossimo adotterà le prime misure economiche «urgenti» per risollevare il Paese. Fra le misure previste ci sarà la fissazione del quadro per le riforme del mercato del lavoro e del settore finanziario, da finalizzare nei primi tre mesi del 2012, la rivalutazione delle pensioni congelate dal governo di Josè Luis Zapatero, lo stop al turnover per gli statali salvo nel settore della sicurezza. Inoltre verrà presentata una proposta per l'applicazione della norma sull'equilibrio di bilancio introdotta nella costituzione l'estate scorsa. I mercati sembrano apprezzare gli sforzi fatti finora dalla Spagna per uscire dalla crisi. Lo spread tra i bonos decennali e il bund tedesco a 341 punti risulta di ben 161 punti inferiore a quello tra Roma e Berlino. Invece il giudizio lusinghiero su Vienna arriva proprio mentre grandi Paesi europei come Francia e Gran Bretagna fanno i conti con la minaccia di un declassamento da parte delle tre maggiori agenzie di valutazione, Standard& Poor's, Moody's e Fitch, che vedono pesanti contraccolpi della crisi del debito sovrano sulle economie del Vecchio Continente. Moody's spiega che l'Austria riesce a mantenere la «Tripla A» per «il rafforzamento dell'economia grazie a un tasso di disoccupazione strutturalmente basso e alla competitività delle esportazioni che hanno aiutato l'Austria a crescere più velocemente della media europea negli ultimi anni». Ma per l'agenzia di rating un fattore determinante è stata anche la volontà del governo di Vienna di inserire nella costituzione la regola del pareggio di bilancio «in linea con gli sforzi tesi a limitare l'esposizione del sistema bancario al debito sovrano». L'outlook (prospettive) del Paese rimane stabile, si legge nella nota rilasciata ieri dall'agenzia, anche se sussistono preoccupazioni per i rischi connessi alla crisi finanziaria dell'Eurozona che potrebbe contagiare anche i Paesi che vantano un rating di «Tripla A». In particolare Moody's sottolinea che per quanto Vienna sia solida sotto il profilo finanziario, la crisi del debito sovrano ha «iniziato a influire negativamente sugli Stati core dell'eurozona come l'Austria. Più a lungo si protrae la volatilità sui mercati finanziari, più diventa probabile che si verifichino ulteriori pressioni sul credito in gran parte dei Paesi dell'eurozona, compresi quelli con rating AAA»

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