Per la Camera si possono usare le intercettazioni
Lavotazione, avvenuta a scrutinio segreto, autorizza l'utilizzo di intercettazioni nell'ambito del fascicolo d'indagine in cui il politico è indagato, insieme al senatore Psi, ex Pdl, Carlo Vizzini e all'ex governatore siciliano Totò Cuffaro, di corruzione aggravata dall'avere agevolato la mafia. Si tratta di 25 telefonate che dimostrerebbero che Romano - scrisse il gip nella richiesta all'uso - sarebbe stato a disposizione di un sistema affaristico- politico-mafioso avente al centro le attività del Gruppo Gas di Massimo Ciancimino. Su Romano pende inoltre la richiesta di rinvio a giudizio per concorso in associazione mafiosa. Un voto che è stato commentato dallo stesso Romano come l'occasione per «dimostrare l'estraneità ai fatti», ma che ha spaccato il mondo della politica. Sono infatti 60, soprattutto del Pdl, i deputati che non hanno partecipato al voto. Tra questi l'ex premier Silvio Berlusconi, il leader del Carroccio Umberto Bossi e gli ex ministri Roberto Maroni, Giulio Tremonti e Ignazio La Russa. L'Udc, che aveva annunciato l'astensione, è andata in ordine sparso: alcuni si sono astenuti, Pier Ferdinando Casini ha votato insieme ad altri colleghi mentre il segretario Cesa non ha votato.