Manovra, il governo chiede la fiducia
La Fornero frena sull'articolo 18
Domani l'ok di palazzo Madama al decreto. Seduta movimentata e nuova gazzarra leghista: i senatori in aula con i fischietti quando Giarda chiede la fiducia. Striscione verde con la scritta "governo ladro". Calderoli a Monti: lasci o lo prendono a casa. Mercoledì scorso le grida contro il premier e gli insulti al presidente del Senato. Altolà di Bersani sull'articolo 18 Secondo Pier Luigi Bersani "è da matti partire dall'articolo 18 e il governo lo capirà". L'anno che sta arrivando, ha aggiunto il segretario del Pd, "non sarà semplice e bisogna mettere al centro le condizioni reali delle persone, l'occupazione, il lavoro, i redditi". Quindi, commenta il leader Pd, "è roba da matti" pensare di iniziare toccando l'art.18. Tra poco il numero uno dei Democratici sarà a colloquio con il premier a palazzo Chigi, dopo che lo stesso Monti ha visto a pranzo Silvio Berlusconi. L'attuale inquilino di palazzo Chigi ha chiesto all'ex premier un rapporto fluido tra maggioranza ed esecutivo. Berlusconi ha assicurato che la collaborazione con l'esecutivo "sarà proficua". Scontro sulla riforma del mercato del lavoro "Voglio sperare che sull'articolo 18 si possa intervenire con un ddl organico garantendo naturalmente un canale privilegiato, ma senza ricorrere alla decretazione d'urgenza proprio per evitare uno scontro sociale che non vuole il Parlamento né certamente il governo", aggiunge il presidente del Senato Renato Schifani. Secondo Schifani l'articolo 18 "va rivisitato" "non in un clima di veleni e di contrapposizioni, ma in un clima di responsabilità e confronto serio". Sul fronte manovra intanto, prosegue il dibattito al Senato, ma a parte la netta resistenza della Lega, il provvedimento dovrebbe essere approvato domani. Manovra verso la fiducia Questa sera, intorno alle 19, il governo porrà la questione di fiducia e una capigruppo stabilirà il calendario dei lavori. Molto probabile che, così come è avvenuto alla Camera, Monti partecipi e prenda la parola anche domani a palazzo madama. Il governo è al alvoro anche sul decreto "milleproroghe", che approderà in Consiglio dei ministri venerdì. Secondo quanto si apprende, il provvedimento conterrà solo le tradizionali proroghe dei termini di fine anno, ma non vi dovrebbero confluire le correzioni alla manovra come quelle sulle pensioni dei cosiddetti lavoratori precoci. Berlusconi a colloquio con il premier "E' stato un incontro cordiale, abbiamo guardato al futuro, a cio' che si deve fare soprattutto per quanto riguarda la crescita, il rilancio dell'economia e lo sviluppo". A riassumere i temi principali dell'incontro con Mario Monti è lo stesso Silvio Berlusconi, al termine di un pranzo con gli eurodeputati del Pdl. "Credo sia importante - ha spiegato il Cav - che il governo possa approfondire i temi con i segretari dei partiti ma anche con i capigruppo in Parlamento". Poi l'ex premier ha annunciato un accordo tra governo e partiti sui futuri provvedimenti in modo che questi abbiano un iter agevole in Parlamento. "Questo - spiega Berlusconi - è quanto è stato discusso nella colazione di lavoro con il premier a Palazzo Chigi. Troveremo il modo - sottolinea Berlusconi - di discutere con il Governo i futuri provvedimenti in modo che gli stessi possano arrivare in Parlamento avendo avuto un nostro accordo precedente, così che l'itinerario parlamentare possa essere più agevole".