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Monti: «Spero sia l'ultima manovra di sacrifici»

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Èil momento di incassare in Aula la fiducia sulla manovra «che salverà l'Italia». E replica con determinazione a Silvio Berlusconi che ieri lo aveva definito disperato: «Non lo sono affatto», dice vestendo i panni del combattente ed affrontando l'arena di Montecitorio. Il premier metten in chiaro non solo i punti del provvedimento ma anche un «metodo» di governo: nessun ricatto dalla politica, pur con «profondo rispetto per il Parlamento» anche perchè «siamo accomunati dalla stessa intrapresa». Ma il lavoro deve essere condiviso. Tutte le attenzioni sono rivolte sempre alla nazione: «Sento che tutti abbiamo a cuore lo stesso obiettivo: operare per il bene dell'Italia», rimarca. Si rivolge poi direttamente agli italiani: «Se faremo il nostro dovere e continueremo con senso di responsabilità io non ho dubbio che l'Italia si salvera», rassicura ma servono «conti in ordine» e la «difesa con perseveranza dell'euro». È un appello all'unità per avere «credibilità di fronte ai mercati grazie alle riforme strutturali». E nel pacchetto - sottolinea - «c'è molto di strutturale». Le riforme, promette, «possono riflettersi in una riduzione immediata dei tassi di interesse con un effetto sulla crescita». «A rischio c'è il benessere così come la tutela della previdenza e la salute pubblica», avvisa per sottolineare che «il rischio è ancora massimo perchè non tutto dipende da noi». Un riferimento all'Europa che «è carente per quanto riguarda la politica comunitaria di crescita e sviluppo». Lo sguardo del premier deve necessariamente rivolgersi al futuro. Monti si definisce «pieno di speranza e di fiducia» che invita a «condividere». La fiducia, oltre alla pazienza, saranno necessarie agli italiani che probabilmente dovranno condividere le difficoltà di una nuova manovra: «Sarà questa l'ultima manovra di sacrifici? Lo spero», ammette il capo del Governo. Ma nelle prossime settimane «ci saranno interventi più meditati», questi di ora sono provvedimenti necessari «per rendere l'economia meno ingessata». Le liberalizzazioni sono state «iniziate»: «Le proseguiremo e le faremo insieme, governo e Parlamento. Non saranno contro qualcuno ma a favore dei cittadini». In primis si punterà a ridurre la «fiscalità occulta e gli extraprofitti che gravano sui cittadini». Il governo respinge le critiche e sottolinea che nella manovra ci sono «misure per la crescita» come gli sgravi per lavoro e le assunzioni e «il credito alle piccole imprese». «Dobbiamo fare di più. Certo lo faremo - conclude - Il ministro per lo Sviluppo sta preparando un'azione vasta e continua per rilanciare gli investimenti. L'azione di sostegno alla crescità è già iniziata».

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