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La procura cita a giudizio Scajola

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Ilprocuratore aggiunto di Roma, Alberto Caperna, e i pm, Roberto Felici e Ilaria Calò, hanno citato direttamente a giudizio davanti al tribunale monocratico l'ex ministro dello Sviluppo economico e l'imprenditore Diego Anemone. Secondo l'accusa, Anemone, uno dei personaggi chiave dell'inchiesta perugina sul G8 di cui quella sulla casa di Scajola costituisce un filone girato a Roma per competenza territoriale, avrebbe pagato, tramite l'architetto Angelo Zampolini, parte (circa 1,1 milioni di euro su 1,7 milioni) della somma versata il 6 luglio 2004 dall'ex ministro per acquistare l'immobile e avrebbe poi eseguito lavori di ristrutturazione in via del Fagutale per 100mila euro. Con ogni probabilità il processo non inizierà prima della prossima primavera. Scajola si è sempre dichiarato estraneo alle accuse, sostenendo di essere stato all'oscuro del pagamento. Il processo si giocherà sui termini di prescrizione del reato. Per i pm vanno contati a partire dalla presentazione, nel 2007, dei bilanci delle società di Anemone incaricate della ristrutturazione. Il reato si prescriverebbe quindi a fine 2014. Nella memoria Scajola ha invece sostenuto che non c'è alcun collegamento tra i soldi ricevuti per l'acquisto della casa e le società di Anemone. La prescrizione andrebbe quindi calcolata dal 6 luglio 2004 e il reato sarebbe prescritto.

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