Pacco bomba a Equitalia. Firma anarchica
Dopo la Deutsche Bank a Francoforte, il secondo pacco bomba degli anarchici italiani è arrivato a Roma, nella sede di Equitalia, società pubblica incaricata della riscossione dei tributi dello Stato. Intorno alle 12.30, in via Millevoi, all'Ardeatina, nella sua stanza il direttore generale Marco Cuccagna, 50 anni, ha aperto il plico giallo foderato all'interno con la plastica pluriball. Lo strappo ha innecato la batteria e acceso la polvere, poi il boato. La deflagrazione ha buttato giù il controsoffitto, sollevato la scrivania di cristallo che si è spezzata cadendo addosso al dg, una maschera di sangue: lacerate le prime falangi delle dita - medio, anulare e indice - della mano destra. Alcune schegge sono finite nell'occhio salvato dai medici dell'ospedale Sant'Eugenio che nel pomeriggio hanno anche recuperato l'uso dell'arto. Cuccagna sarà dimesso prima di Natale. La polizia ha evacuato il palazzo temendo la presenza di un altro ordigno. Il questore Francesco Tagliente si è precipitato per verificare la situazione di persona. La Capitale è già stata teatro di attentati anarchici. Lo scorso anno, sempre a dicembre toccò alle ambasciate di Svizzera, Grecia e Cile. Stavoltà però la potenza dell'esplosivo è stata superiore. Poteva uccidere. La procura di Roma ha aperto un fascicolo per «attentato per finalità di terrorismo». Gli artificieri hanno lavorato con cura per cercare quel che restava del plico col timbro di un ufficio postale di Milano. E hanno trovato la rivendicazione firmati Fai, Federazione anarchica informale: un foglio inchiostrato a mano con scrittura leggibile e contenuti simili a quelli letti l'altro giorno a Francoforte nel pacco bomba indirizzato all'amministratore delegato della Deutch Bank, Joseph Ackermann, disinnescato dagli investigatori tedeschi. Gli anarchici sono «contro banche e banchieri, zecche e sanguisughe». E hanno anche parlato di tre ordigni. L'8 dicembre in Germania, ieri a Roma e adesso? Si teme per la Francia. Il Dipartimento di pubblica sicurezza dell'Interno ha inviato una circolare a prefetti e questori chiedendo di innalzare la vigilanza su banche e obiettivi sensibili riconducibili ad attività economiche (Equitalia, società riscossione credito, agenzia entrate). Certo, Equitalia non attira solo l'odio degli anarchici. Ieri sul web in molti hanno commentato l'esplosione: «Questo succede a voler tirare troppo la corda e nel voler entrare nelle tasche degli italiani. E andrà sempre peggio continuando così». Pesanti i commenti nel gruppo «Fermiamo Equitalia». Una ragazza, parlando del ferimento di Cuccagna, scrive: «Che sfiga solo il dito e l'occhio». Solidarietà al dg invece è stata espressa dal presidente dal capo dello Stato Giorgio Napolitano, dai presidenti di Camera e Senato e dai ministri all'Interno e alla Giustizia. Duro il sindaco di Roma: «C'è qualcuno che vuole sfruttare in chiave terroristica i sacrifici che l'Italia deve fare per uscire dalla crisi. Il tentativo che va respinto».