Manovra, domani il voto di fiducia

Il governo ha posto la fiducia alla Camera sul testo della manovra approvato dalle Commissioni. Riparte la protesta leghista in Aula con ostruzionismo, cartelli con la scritta "No Ici" e insulti anche nei confronti del presidente Fini che espelle due deputati del Carroccio. Il governo precisa che non è previsto nessun aumento per le sigarette, salvo per quelle "fai da te". Per Monti le resistenze sulle liberalizzazioni possono essere superate con una determinazione tenace. "È falso ha aggiunto il premier - che pagano i soliti noti. Ci sono dei nuovi noti che sono invitati a pagare e lo faranno". Bagarre alla Camera Una mattinata "intensa" per il presidente della Camera, Gianfranco Fini, che ha dovuto contrastare le numerose intemperanze dei deputati della Camera che hanno protestato vivacemente contro la manovra approdata in Aula. In un primo episodio, Fini ha prima richiamato Gianluca Buonanno e Fabio Rainieri che avevano esposto un cartello, per poi espellerli. Poi, Gianluca Pini aveva richiamato l'attenzione del presidente della Camera sul proprio intervento e, stizzito, ha dato del "cialtrone" a Fini. Immediata la replica: "Non le consento di insultare la presidenza. È proprio vero - ha chiosato Fini - che ogni botte dà il vino che ha". Infine, dopo la decisione del Governo di porre la fiducia, in aula sono partiti una selva di fischi. Fini ha qindi stigmatizzato il comportamento dei deputati della Lega: "Sono i pecorai che fischiano, non i deputati".   Protesta davanti a Palazzo Chigi Manifestazione di un gruppo di lavoratori, con le bandiere dell'Usb, vicino a Palazzo Chigi. Un centinaio di persone ha causato un breve blocco del traffico su via del Corso e si  è poi fermato all'altezza del palazzo del Governo tirando un petardo e un "botto". Le forze dell'ordine hanno impedito l'accesso nella piazza ai  manifestanti che avevano uno striscione con scritto: "Dal governo di cialtroni al governo dei padroni. smontiamoli". "Giù le mani dalle  pensioni" urlavano con i megafoni i manifestanti.